Mauro Corona
Venti racconti allegri e uno triste
Pagine: 156
2012
Prezzo copertina: 18,00 €
Mi sono imbattuto in 20 racconti allegri e uno triste di Mauro Corona. Una veglia in serate d’inverno: storie buone da tramandare, forse non essenziali, ma che nascondono un fondo in cui trovare sempre e comunque qualcosa.
Montanaro, scalatore e cacciatore delle terre del Vajont, Corona è uno scrittore ruvido, per certi versi monotematico. I suoi racconti nascono dalla sua esperienza, dalle veglie dei montanari, dalle storie che amici e tradizione hanno offerto, dalle leggende dei monti. Di storie tristi ne ha scritte molte, ora è la volta di storie allegre, storie in realtà tragicomiche, forse dolorose, ma intrise di valori, di quelle regole non scritte e ataviche che gli uomini di montagna sembrano possedere ma che tengono strette per loro, schivi e solitari come sono.
Ecco allora Corona intagliatore di legno più che scrittore su carta. I protagonisti sono i suoi amici Icio, Piero, Mirco Luigi Sepp, Venanzio, uomini scontrosi e beoni, attaccati a terra e lavoro, letteralmente scolpiti nelle pagine che assomigliano più a sculture che a semplice carta da sfogliare. Attraverso loro si passa in rassegna un mondo, il nostro, accanto a quello lontano del secolo scorso.
L’unica storia triste è una delle tante, una storia che non vuole insegnare né fare moralismi, ma è una storia in cui è proprio un animale a offrirci un finale per pensare.