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Assemblea Teatro
UN’INTERVISTA IMPOSSIBILE
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di Gero Giglio
con Silvia Nati e Mattia Mariani
e la straordinaria partecipazione di Piero Raffaelli (violino)
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Lo spettacolo viene presentato nel tradizionale spazio antistante il Mausoleo perché l’interno della Bela Rosin è occupato con l’allestimento tecnico della mostra in programma “La sfera e il labirinto”
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Un intenso dialogo con Pablo Neruda nell’anniversario della sua scomparsa.
Raccontare e immaginare il grande Poeta cileno, nella cinquantunesima ricorrenza della sua morte, è un po’ come riaffermare ancora che è sempre nei nostri cuori e nella nostra mente. Un dialogo immaginario con la ipnotica forza e bellezza della sua opera e dei suoi versi, l’autorevole immaginaria presenza in scena del Poeta per rievocare quei giorni, il mese di settembre 1973, quelle ore di sogni e di speranze che, nel suo Cile, si stavano spegnendo con il golpe di Pinochet e l’assassinio del presidente Salvador Allende.
Quegli stessi giorni in cui, ricoverato all’ospedale di Santiago, Pablo Neruda non morì per un tumore alla prostata, come inizialmente attestato in modo ufficiale, ma per un avvelenamento. La morte di Neruda avvenne il 23 settembre 1973, dodici giorni dopo il colpo di Stato del generale Pinochet e alla vigilia del programmato esilio in Messico. All’inizio era solo un sospetto, ma è ormai molto di più, grazie al fermo ricordo di Manuel Araya, l’autista e collaboratore di Neruda, confidato a Renzo Sicco nel 2009, nel corso della tournée di Assemblea Teatro in Cile. Neruda fu avvelenato. Una lancinante, dolorosa memoria, da Araya mai, prima d’allora, confidata ad alcuno.
La presenza virtuale del Poeta, la bellezza della sua opera che fu celebrata, nel 1971, con il Premio Nobel per la letteratura. Una serata di ricordi e di affetto per Pablo Neruda.
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in collaborazione con l’Ambasciata del Cile in Italia
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