con Stefano Cavanna
consulenza di Davide Allena, Andrea Favarin, Renzo Sicco, Emilio Zanini
Lo spettacolo è una narrazione che ha per tema la figura della masca, la strega, secondo la tradizione piemontese. I racconti narrati fanno da spunto per spiegare tematiche di tipo antropologico e culturale che si nascondono dietro queste enigmatiche e affascinanti figure.
“Questo spettacolo è già alla sua quinta reincarnazione”, spiega l’attore, autore, Stefano Cavanna, “E’ stato prima tesina di maturità (la mia, 2004), poi conferenza in un liceo, racconti in un ristorante intorno a un piatto di polenta, storia itinerante per le strade di Carmagnola e, finalmente, spettacolo. Ciò che più amo di questa creatura/creazione è che ogni volta cambia in qualche suo aspetto, si arricchisce o lascia per strada qualcosa che non serve più… Nell’Arte si dona e si riceve in egual misura, e con Streghe, Masche, Donne ho capito quanto questo sia vero. La vera magia è fatta dal pubblico, che dunque crea e fruisce al tempo stesso. Nessuno spettacolo potrà mai essere uguale al precedente.”
Lo spettacolo nasce dalla suggestiva tradizione della “Veglia”, dai racconti e dalle riflessioni di autori come Maria Tarditi, Donato Bosca, Marco Aime, Marco Andreis.
In passato, quando non c’era la televisione, gli abitanti dei paesi si riunivano nelle stalle per stare al caldo e scambiarsi le notizie – o i pettegolezzi – più recenti, e, soprattutto, raccontarsi storie.
Sul palco la luce calda ricorda quella delle lampade a petrolio e delle fiamme dei camini, e l’attore, raccontando una storia dopo l’altra, ricrea l’atmosfera delle veglie.
Non ci sono solo storie, tuttavia. Gli studi fatti sull’argomento portano a usare le storie per rispondere alle grandi domande dell’umanità riguardanti “Le masche”. Chi sono? Da dove vengono? E, soprattutto: Dove sono andate a finire?
Una dopo l’altra, le storie della tradizione piemontese narrate sul palco, mostreranno una strada che, percorsa a ritroso, conduce fino agli albori dell’umanità, quando tutto ebbe inizio, quando le due creature complementari, uomo e donna, compresero la loro diversità e il loro potere.
“Molte cose sono cambiate da quel giorno ma molte altre, le peggiori, come l’ignoranza, la superstizione, la paura per il diverso, sono rimaste immutate o, per meglio dire, si sono evolute di pari passo con il pensiero umano, seguendo nuove e più sottili strade di crudeltà. Dunque le masche saranno per sempre condannate dalle storie che le vedono come protagoniste, o riusciranno a prendersi una rivincita, dopo secoli di tormenti? Gli strani poteri delle masche, che venivano chiamati la fisica, sono solo un’invenzione popolare o esistono veramente? E se fosse il pubblico a sperimentarli in prima persona?”
Stefano Cavanna è un ragazzo di ventotto anni che ha deciso di fare dell’eclettismo la sua bandiera. Laureato in Giurisprudenza nel 2009, suona la chitarra classica e numerosi tipi di flauto, ha studiato recitazione presso la scuola “Giuseppe Erba” di Torino, ha pubblicato due romanzi (“Storie di Fate e Molto Altro” – Ed. Politeia e “Storie di Inganni e Molto Altro” – Ed. Sottosopra), ha collaborato alla scrittura de “Il Picco degli Angeli” – Ed. District Games e ha scritto diversi spettacoli teatrali per ragazzi (“Storie di Fate… A Teatro”, “Di Fuoco, D’Aria, D’Acqua e di Terra”) e per adulti (“In nomine domini”).
ingresso € 10