Informativa Cookie

Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa

16 novembre, 2019 - 21:00 Auditorium Arpino, via Bussoleno 50 - Collegno (TO)

da un testo di Luis Sepúlveda

adattamento teatrale di Renzo Sicco e Gisella Bein

in scena Gisella Bein, Monica Calvi e Eugenio Gradabosco

video di Renato Di Gaetano

regia Renzo Sicco

 

Per tanti anni l’abbiamo conosciuta come Moby Dick, la leggendaria e mitica balena bianca. La sua storia ci è stata raccontata dagli uomini, da quei balenieri che le hanno dato la caccia.

Adesso, Luis Sepúlveda, scrittore cileno che dunque ben conosce le acque gelide del sud del mondo, ce la racconta con la voce e le parole di lei medesima. La stessa storia ma con un altro punto di vista. Da un’altra angolazione si percepisce il “carattere” distruttivo e violento dell’uomo, il suo non rispetto delle regole, dell’ambiente e delle minoranze autoctone, delle loro tradizioni e leggende salvifiche.

Una versione letterariamente alta, dalla scrittura ricca e dell’etica potente che ci riconcilia con le grandi leggi naturali, in un mondo che vuol tornare più attento alle tematiche ecologiche e al rispetto della convivenza. Un’attenzione questa di nuovo fortunatamente vivace nelle giovani generazioni.

 

Una storia di amore per la natura, raccontata dalla stessa voce della Balena Bianca. Una favola, come tutte le vere favole, adatta agli spettatori di tutte le età.

Da una conchiglia che un bambino raccoglie su una spiaggia, a sud, molto a sud del mondo, una voce si leva, carica di memorie e di saggezza. È la voce della balena bianca, l’animale mitico che per decenni ha presidiato le acque che separano la costa da un’isola sacra per la gente nativa di quel luogo, la Gente del Mare. Il capodoglio color della luna, la creatura più grande di tutto l’oceano, ha conosciuto l’immensa solitudine e l’immensa profondità degli abissi, e ha dedicato la sua vita a svolgere con fedeltà il compito che gli è stato affidato da un capodoglio più anziano: un compito misterioso ma cruciale, frutto di un patto che lega da tempo immemore le balene e la Gente del Mare. La grande balena bianca ha dovuto proteggere quel tratto di mare dai forestieri e altri uomini, che con le loro navi vengono a portare via ogni cosa anche senza averne bisogno, senza riconoscenza e senza rispetto.

Parole dolci e concrete. Parole adatte ai bambini, e agli adulti. Parole che sono un ponte tra Esopo e l’America Latina, parole che non saranno mai neutrali.

 

Di seguito alcuni scatti tratti dall’ultima rappresentazione dello spettacolo, foto di Nadia Pugliese:

la_balena_bianca_-8 la_balena_bianca_-28la_balena_bianca_-15

 

 

 

 

 

 

Tratto da la Stampa Torino 7 del 15 novembre 2019:

TO7-LaStampa_t2_20191115-p17

 

 

 

 

 

 

Tratto da Luna Nuova del 15 novembre 2019:

Lunanuova-151119-p28

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>