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Letture d’Autore – Progetto “Leggere è una cura”
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STORIA DI UN FIGLIO
martedì 10 maggio 2022, ore 16
da Storia di un figlio di Fabio Geda ed Enaiatollah Akbari, Baldini+Castoldi editore
leggono Michele Guaraldo e Angelo Scarafiotti
è presente l’autore, Enaiatollah Akbari
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nella Biblioteca Pubblica dell’Ospedale San Luigi di Orbassano
Ingresso libero, aperto al pubblico,
fino all’esaurimento dei posti disponibili
Per informazioni: bibliosanluigi@gmail.com, tel. 011/9026212
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STORIA DI UN FIGLIO
“Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari” – bestseller amato e letto in tutto il mondo – termina nel 2008, quando Enaiat parla al telefono con la madre per la prima volta dopo il lungo e avventuroso viaggio che dall’Afghanistan l’ha condotto in Italia, a Torino. Ma cosa è successo alla sua famiglia prima di quella telefonata?
In quali modi è rimasta coinvolta dalla “guerra al terrore” iniziata nel 2001? E com’è cambiata la loro vita e quella di Enaiat da quando si sono ritrovati fino a oggi, al 2020? Ora che non è più un bambino, ma con la stessa voce calda che abbiamo imparato ad amare, Enaiat ci accompagna attraverso la vita sua e non solo, lungo un pezzo di storia che riguarda tutti. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l’amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante, e la gioia enorme, inattesa dell’incontro con Fazila.
Con straordinaria leggerezza Fabio Geda torna a raccontare una storia pura, delicata e più che mai necessaria, in cui il dolore della perdita si mescola all’ingenua commozione di chi sopravvive. Una sto- ria vera, che ci ricorda come su tutto vinca la solidità degli affetti, la persistenza della nostalgia e del desiderio, capace di superare le distanze.
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FABIO GEDA
È nato nel 1972 a Torino, dove vive. Ha pubblicato i romanzi “Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” (Instar Libri 2007, Feltrinelli 2009), “L’esatta sequenza dei gesti” (Instar Libri 2008), “Nel mare ci sono i coccodrilli” (Baldini&Castoldi 2010, tradotto in trentadue Paesi) e il monologo “La bellezza nonostante” (Transeuropa 2011) e “Se la vita che salvi è la tua” (Einaudi, 2014).
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ENAIATOLLAH AKBARI
Enaiatollah Akbari, trentacinquenne, prima rifugiato politico in Italia, da poco cittadino italiano a tutti gli effetti. Non conosce la sua età esatta, né il giorno in cui è nato. Viene dall’Afghanistan, una terra dilaniata dal conflitto: “La storia è questa, ma forse la conoscete già: mi chiamo Enaiatollah Akbari, anche se tutti mi chiamano Enaiat. Sono nato in Afghanistan, nell’Hazarajat, una regione montuosa a ovest di Kabul, selvaggia di terra e rocce, tappezzata di pascoli e con il cielo più limpido che possiate immaginare. D’inverno la neve, di notte le stelle, ovunque – tante da ritrovartele persino nelle tasche. L’Hazarajat è la terra degli hazara, la mia etnia. È grande come mezza Italia e ci abitano meno di dieci milioni di persone […]”.