Ferve l’attesa per l’inizio di stagione al Teatro Agnelli con la nuova edizione di Insolito, quest’anno dedicata alla musica (trovate le informazioni nel piccolo box nella home page del sito) Vogliamo, come al solito, incominciare alla grande con un concerto che vede insieme due gruppi che hanno fatto la storia della musica italiana. Le Orme e The Trip. Come si fa a mancare?
Pertanto, appuntamento al 23 novembre, alle 21.00, al Teatro Agnelli!
Da Caronte a Felona, un viaggio nel prog
Le Orme
Alessio Trapella: basso
Michi Dei Rossi: batteria
Michele Bon: tastiere
The Trip
Pino Sinnone: batteria
Andrea Ranfa: voce
Filippo Delmastro: tastiere
Giuseppe – Gius – Lanari: basso
Marco Rostagno: chitarra
Le Orme sono un gruppo musicale di rock progressivo italiano nato negli anni sessanta come gruppo beat. Convenzionalmente rappresenta con la Premiata Forneria Marconi e il Banco del Mutuo Soccorso la punta di diamante del progressive italiano, nonché uno dei gruppi che ha goduto di maggiore visibilità all’estero. Negli ultimi anni il gruppo ha partecipato ad alcune tra le più importanti rassegne mondiali del genere.
Nel 1970 esplodono con gli album Collage e Uomo di pezza a cui nel 1973 fa seguito il successo di Felona e Sorona. Nel 1975 vengono lanciati anche sul mercato degli Stati Uniti. Dopo la crisi degli anni ’80 tornano ad un nuovo successo negli anni ’90 e nonostante vari cambi di formazione, proseguono l’abbraccio col pubblico che non li ha mai abbandonati.
Ritornano a Torino al Teatro Agnelli dopo oltre un decennio di assenza dalla capitale subalpina.
The Trip è un complesso musicale rock progressivo anglo-italiano formatosi negli anni sessanta.
Pur meno famosa di compagini come Premiata Forneria Marconi o Banco del Mutuo Soccorso, la band ha riscosso consensi di critica e pubblico, anche grazie al virtuosismo del tastierista Joe Vescovi.
Nella formazione italo-inglese iniziale figurava anche il chitarrista Ritchie Blackmore, poi confluito nei Deep Purple.
Oggi sono capitanati dal batterista torinese Pino Simone.
