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SENZA MIA FIGLIA EN LA SELVA

22 marzo, 2014 - 21:00 AUDITORIUM GIOVANNI ARPINO Via Bussoleno 50 / Collegno

 

testi di Mauricio Rosencof e Eduardo Galeano
rielaborati da Fulvio Ianneo e Renzo Sicco
con Valentina Volpatto, Veronica Caissiols, Cristiana Voglino, Monica Calvi
voce fuori campo di Eduardo Galeano
scelte musicali Renzo Sicco

ospite Valeria Tron

Aplicaron un plan de exterminio: arrasar la hierba, arrancar de raiz hasta la ultima plantita todavia viva, regar la tierra con sal. Despuès, matar la memoria de la hierba. Estaba proibido recordar. Se formaban cuadrillas de presos. Por la noches los obligaban a tapar con pintura Blanca, las frases de protesta que en otros tiempos cubrìan los muros de la ciudad. Pero la Lluvia, de tantos golpear los muros, iba disolviendo la pintura blanca, y reaparecìan, poquito a poco, las porfiadas palabra.
Eduardo Galeano

Questo spettacolo, omaggio a Selva Braselli, detenuta per nove anni in Uruguay sotto la dittatura, è un omaggio che si estende a tutte le donne detenute politiche in questi anni in molti paesi del mondo. Selva è stata liberata grazie all’intervento di un comitato di donne italiane, di Collegno, e in Italia ritorna la sua vicenda. Si narra di persone private della libertà, padri e madri a cui è stato impedito di veder crescere i propri figli e coltivarne relazioni.
Un omaggio anche per tutti quelli che sono riusciti a resistere alla violenza fisica e psicologica, ma altresì a tutti quelli che non hanno retto. Un omaggio per tutte le figlie e i figli costretti a vivere separati dai propri genitori.
Sul palco tre donne mescolano frammenti di storie che contengono lotta, detenzione, tortura, separazione ed anche sconfitta, solitudine, vergogna.
Ricordi di generazioni che si scontrano a causa di una rottura inconciliabile tra chi negli ideali ha creduto e investito l’intera vita e chi in quegli ideali non si riesce a riconoscere a causa di quanto ha dovuto pagare il prezzo altissimo della rinuncia al genitore.
Storie accadute in Uruguay ma anche in tutti i paesi che escono feriti da regimi incapaci di ascoltare. La storia di Selva quale esempio: una donna prigioniera politica per nove lunghi anni, una donna oggi in un mondo e in un Paese davvero diverso, una madre nuovamente con sua figlia, Selva nel futuro.

Per saperne di più
3.612 pagine, direttamente consultabili sul sito Internet della Presidenza della Repubblica uruguayana svelano i dettagli più occulti della dittatura che, tra il 1973 e il 1985, tenne in scacco la popolazione di Montevideo e dintorni. Sono gli anni delle dittature – Brasile (1964-1985), Cile (1973-1990), Argentina (1976-1983) – degli “squadroni della morte”, della desaparicion. Quest’ultima inventata a Montevideo, tre anni più tardi sarebbe diventata una “parola” argentina.

ingresso € 5

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