“Eh caro! Chi è il pazzo di noi due? Eh lo so: io dico tu! E tu col dito indichi me. Va là che, a tu per tu, ci conosciamo bene noi due. Il guaio è che, come ti vedo io, gli altri non ti vedono… Tu per gli altri diventi un fantasma! Eppure, vedi questi pazzi? Senza badare al fantasma che portano con sé, in se stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! E credono che sia una cosa diversa.”
Luigi Pirandello, Cosi è se vi pare
Realtà e finzione teatrale si mescolano e si intrecciano nella drammaturgia di Luigi Pirandello per mettere in discussione la nostra percezione, il senso del vero e del finto travolgendo lo spettatore e stravolgendo il concetto di oggettività critica con cui ciascuno di noi prova a valutare il mondo che ci circonda. Fin dall’inizio della sua produzione l’oggetto privilegiato, quasi esclusivo, delle sue rappresentazioni non è il mondo popolare bensì la condizione della piccola borghesia. Un tentativo di mettere lo spettatore di fronte a se, alla crisi stessa di una società borghese in fermento, che sta per affrontare nella prima metà del novecento un periodo storico doloroso che la costringerà a perdere molti punti di riferimento e certezze. Una crisi che riguarda l’identità stesa dell’individuo in relazione con tutto ciò che lo circonda. Come per la fisica o per la psicanalisi, l’impossibilità di conoscere realmente in maniera concreta, fuori da qualsiasi dubbio, l’oggetto della nostra analisi, diventa il centro dell’indagine teatrale di Pirandello. Per mezzo dei suoi protagonisti, l’autore ci guida in questo terreno sdrucciolevole, impreciso, impossibile da delimitare dentro confini solidi. I suoi personaggi in cerca d’autore o il signor Ponza e la signora Frola nel Così è se vi pare, ci mostrano il volto mutevole di una verità impossibile da definire come tale, una realtà che è sempre soggettiva, sempre mutevole a seconda di chi la osserva.
Gli attori di Assemblea Teatro ci guidano attraverso le pagine intense e drammatiche – ma anche ironiche – di Pirandello e della sua scrittura intensa ed efficace (Pirandello è stato autore brillantissimo ma anche regista e capocomico, padre nobile di un rinnovamento del teatro italiano di quegli anni). Tra scene di insieme ed intensi monologhi approfittiamo della sua parola teatrale per vivere un’esperienza coinvolgente e stimolante. Un modo diverso di far lezione, coinvolgendo i partecipanti e stimolando riflessioni e partecipazione.
fascia d’età: 14-18 anni