Da ieri, 23 settembre 2013, il nome di Gino Bartali è iscritto fra i “Giusti delle Nazioni” allo Yad Vashem, il Sacrario della Memoria a Gerusalemme, insieme con altri italiani (oltre 500) – tutti non ebrei – che ebbero il coraggio di dire di no alla barbarie nazista.
Massima onoreficenza data a chi, durante l’olocausto, a rischio della propria incolumità, ha salvato anche solo un Ebreo dalla morte.
E’ stato riconosciuto così il suo impegno, come staffetta tra Firenze e Roma, per salvare oltre 500 ebrei. Lui che grazie alla sua bicicletta e a quella maglia con su scritto BARTALI poteva passare indisturbato i posti di blocco, lui che dovette spesso pedalare forte per fuggire alle raffiche di mitra o gettarsi in un canale per non essere bersagliato dall’aviazione. Insomma, un “eroe” il cui gesto è ancor più grande perchè quasi nessuno lo conosceva.
Assemblea Teatro, grazie alle parole del giornalista sportivo Gianpaolo Ormezzano e ai ricordi del figlio Andrea Bartali, questa storia – praticamente inedita – l’ha portata sui palchi, con lo spettacolo L’INAFFERRABILE, anticipando questa onoreficenza e raccontando una storia di coraggio sulle due ruote.
Oggi ci fa piacere, attraverso il nostro sito, ri-inoltrare un articolo de La Stampa che racconta del riconoscimento e della giornata di ieri, perchè tutti possiate leggerlo.
LA STAMPA del 24/09/2013
http://www.lastampa.it/2013/09/23/italia/cronache/gino-bartali-giusto-tra-le-nazioni-sBrU9UwjqmMEc9eQhF02iL/pagina.html