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L’INAFFERRABILE – in bici con Bartali e in moto con Lulù

25 maggio, 2018 - 21:00 Biblioteca comunale "A. Querra", via Bastone 34 - Rosta (TO)

DUE STORIE DAI GIORNI DELLA RESISTENZA

testi di Pino Cacucci e Gian Paolo Ormezzano
letture diLuca Occelli, Angelo Scarafiotti

Il Giro d’Italia proprio in questa giornata attraverserà la Valle di Susa, partendo da Venaria Reale per andare a chiudere la sua corsa a Bardonecchia. Noi lo omaggeremo con questa lettura. Non a caso il Giro quest’anno è partito da Israele, per celebrare un campione come Gino Bartali, riconosciuto “Giusto tra le nazioni”.

Gino Bartali, il grande campione di ciclismo, nel settembre 2013 è stato dichiarato “Giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto fondato nel 1953. La nomina di “Giusto tra le nazioni” è un riconoscimento per i non-ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le persecuzioni naziste. Bartali, oltre ad essere un campione delle due ruote, si distinse in quegli anni per il coraggio con cui collaborò per salvare dalla deportazione diverse famiglie per un totale di oltre 800 persone.Gino Bartali “un cattolico devoto, nel corso dell’occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l’arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Costa”. Bartali ha agito nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta, trasportandoli poi attraverso le città a destinazione, con la scusa del suo allenamento. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito quei documenti. Il periodo in cui lavorò più intensamente per mettere in salvo queste persone è tra il settembre 1943 e il giugno 1944. Può uno spettacolo sulla “resistenza” far ridere e sorridere? Se è scritto da una penna leggera e carica di ironia come quella di Gian Paolo Ormezzano, se è costruito da un regista rigoroso ma anche arguto e spiritoso come Lino Spadaro, se ha due interpreti brillanti come Luca Occelli e Angelo Scarafiotti affiatati e comici nella loro relazione, è possibile! Tutto questo, oltretutto, accade senza che le storie originali perdano la loro forza. Si parla di Lulù, un partigiano francese in terra di Langa, inafferrabile nei suoi travestimenti e di Bartali, il grande Gino, il campione che non volle essere eroe, inafferrabile sulla sua bicicletta in corsa, carica di documenti, soldi e informazioni. Gregari molto meno “inafferrabili” sono gli interpreti, due “corridori” che in coda al gruppo parlano di queste storie. Cianciano di canzoni ed amori, del passato, della gloria e del nostro presente. U

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