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Il 23 aprile 2023, dalle 16 alle 18
in corso Eusebio Giambone, a Torino
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Assemblea Teatro
LETTERA DI UN CONDANNATO A MORTE DELLA RESISTENZA
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con Silvia Nati e Mattia Mariani
ideazione e regia Renzo Sicco
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“Lettera di un condannato a morte della Resistenza” fa parte di
TOPONOMASTICA – NOI ABITIAMO QUI
Il vocabolario della lingua italiana, alla voce “Toponomastica”, precisa “insieme dei nomi di luogo e studio di essi”. Noi percorriamo o abitiamo strade o piazze di cui memorizziamo i nomi, molte volte senza approfondire o neppure sapere di che avvenimenti trattano, a quali persone di riferiscano o da quando si chiamano così e che storia celano al loro interno. Vogliamo perciò far conoscere e raccontare Torino.
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A pochi mesi dalla morte della figlia Gisella, ricordiamo, con le sue lettere, Eusebio Giambone, nel corso che porta il suo nome, fermandoci nei punti salienti e più importanti dell’arteria urbana torinese dedicata alla memoria di Giambone, nome partigiano “Franco”, arrestato il 31 marzo 1944, da elementi della Federazione dei Fasci Repubblicani di Torino, mentre partecipa ad una riunione del Comitato Militare Regionale Piemontese nella sacrestia di San Giovanni a Torino. Processato il 2 e 3 aprile, insieme agli altri membri del CMRP, dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. Dopo questo giudizio farsa, infine fucilato, il 5 aprile 1944, al poligono del Martinetto, da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana, con Franco Balbis ed altri sei membri del CMRP. Alla memoria di Eusebio Giambone sono state assegnate la Medaglia d’oro e la Medaglia d’argento al valor militare.
Giambone scrive alla moglie: “Cara adorata Luisetta, le cose che vorrei dirti sono tante che non so da dove cominciare […]”. E poi, alla figlia: “Cara Gisella, quando leggerai queste righe, tuo papà non sarà più […]”.
Sono le ultime, struggenti lettere, pacate e colme d’amore, di un eroe come Giambone che, dopo aver subito il processo sommario che lo condannava a morte, apre per l’ultima volta il suo cuore a sua moglie e sua figlia per dare loro la forza di continuare. Eusebio Giambone è sereno, di quella ferma serenità dei Giusti che si preparano all’ora finale.
Eusebio Giambone è solo uno dei tanti eroi, uomini e donne, della Resistenza partigiana che ha portato alla Liberazione dell’Italia, il 25 aprile 1945, dal giogo della dittatura e della guerra.