L’equilibrio delle lucciole
09 giugno, 2022 - 21:00
Mausoleo della Bela Rosin - strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino
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Mausoleo della Bela Rosin
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a cura di ASSEMBLEA TEATRO e della LIBRERIA L’ANGOLO MANZONI e con il sostegno di BIBLIOTECHE CIVICHE TORINESI
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Valeria Tron è il caso letterario italiano del momento. La piccola “montanara” è stata attrice e cantante, per Assemblea Teatro, dagli anni 90. Scoperta da Renzo Sicco oltre trent’anni fa, Valeria Tron è una delle più interessanti voci del patois, la lingua delle nostre montagne limitrofe alla Francia.
La presentazione del suo nuovo libro, “L’equilibrio delle lucciole”, è la giusta occasione per presentare e introdurre il ciclo di appuntamenti “Ancora TI RACCONTO UN LIBRO” che, dal 28 giugno al 25 settembre, al Mausoleo della Bela Rosin, accompagneranno i cittadini di Torino nelle sere d’estate ad affrontare calura e desiderio di svago e pensiero.
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Valeria Tron
L’EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE
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Presentazione del libro edito da Salani
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L’elegia delle piccole cose, un testamento di bellezza che, dalle montagne aspre della Val Germanasca, scende verso valle e parla a ognuno. Un viaggio verso la propria intimità riformulata, fatta di voci, memoria, canti, tempo, odori e riti, per trasportarci nel luogo più intimo dell’anima: la casa. La scoperta di una grande narratrice. Un grande gioiello letterario.
Ingresso gratuito
Letture a cura di Silvia Nati (attrice di Assemblea Teatro)
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L’EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE
Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno.
Per riconciliarsi con il mondo, dopo una storia d’amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra resistente dove si parla una lingua antica e poetica. È lì per rifugiarsi nel respiro lungo della sua infanzia, negli odori familiari di bosco e legna che arde, dipanare le matasse dei giorni e ricucirsi alla sua terra: fare la muta al cuore, come scrive nelle lettere al figlio. Ad aspettarla – insieme a una bufera di neve – c’è Nanà, ultima custode di casa, novant’anni portati con tenacia. Levì, l’altro anziano che ancora vive lassù, è stato ricoverato in clinica dopo una brutta caduta. Isolate dal mondo per quattordici giorni, nel solo spazio di quel piccolo orizzonte, le due donne si prendono cura l’una dell’altra.
Mentre Adelaide si adopera per essere utile a Nanà e riportare a casa Levì, l’anziana si confida senza riserva, permettendole di entrare nelle case vuote da tempo, e consegnandole la chiave di una stanza intima e segreta che trabocca di scatole, libri ricuciti, contenitori e valigie, in cui la donna ha stipato i ricordi di molte vite, tra uomini, fiori, alberi e animali, acqua e tempo. Una biblioteca di esistenze, di linguaggi, gesti e voci, dove ogni personaggio è sentimento, un modo di amare. Fotografie, lettere, oggetti che sanno raccontare e cantare il tempo: di guerra e povertà, amori coltivati in silenzio, regole e speranza, fatica e fantasia. Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio. La bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole.
Tuffarsi nella memoria, significa avere il coraggio di inventare un altro finale e vivere oltre il tempo che ci è stato concesso, per ritrovare il luogo intimo di ognuno. La casa.
Il risveglio delle piccole cose anima il filo dei giorni.
“Per questo siamo al mondo: custodire senza calpestare, saziare il cuore di bellezza e fare tesoro delle attese”
“Una borgata sopravvive di piccoli momenti condivisi e attenzioni reciproche; altrimenti si sgretola e diventano solo case”
Le case sono cuori che vivono dentro i muri.
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VALERIA TRON è nata e vive in Val Germanasca. Cantautrice in patois, è stata finalista al Premio Tenco. Tra le altre cose, è illustratrice, mediatrice culturale e artigiana del legno. Questo è il suo primo romanzo.
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