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Assemblea Teatro
LE ROSE DI ATACAMA
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dall’omonimo romanzo di Luis Sepúlveda
tradotto da Ilide Carmignani (Ugo Guanda Editore)
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riduzione scenica e regia di Renzo Sicco
interpretato da Mattia Mariani, Silvia Nati
musiche eseguite dal vivo da Daniele Li Bassi
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Le rose di Atacama sono uno strano, meraviglioso spettacolo della natura che è possibile osservare intorno alla fine di marzo nel deserto di Atacama, a nord del Cile: in seguito ad una delle rarissime piogge un tappeto di rose di un colore brillante si distende sul deserto dando luogo ad uno scenario straordinario. Il fenomeno dura pochissime ore, finché il torrido sole del deserto dissolve e calcina le rose, che così concludono la loro breve vita.
Le rose di Atacama assurgono dunque a metafora della possibilità di vita, di bellezza, di colore anche laddove le condizioni dell’esistenza sono più dure, più dolorose, più estreme.
Questa produzione di Assemblea Teatro, basata sul libro Le rose di Atacama (Guanda Editore) di Luis Sepúlveda cantore cileno delle gesta di piccoli uomini, che in forma corale rappresentano un mondo, un modo di essere, una maniera di vivere, di essere eroi. Le donne, gli uomini, persino i bambini rappresentati da Luis Sepùlveda sono come tessere di un grande puzzle di idee, di umanità, di una sensibilità spesso distante dalla nostra. Essi esprimono poeticamente alcune delle modalità per essere uomini nel mondo alla fine del mondo. Personaggi noti o sconosciuti, il Prof. Galvez come Salvador Allende, e la sua integrità morale. Il coraggio e la dignità di uomini e donne comuni, la poesia che risiede talvolta nelle scelte di vita più semplici, la straordinarietà della vita stessa: sono storie, vicende, di amori e di lotte, di uomini e donne che si collocano al di fuori degli schemi, alcuni purtroppo ascritti “all’inventario delle perdite”. Sono storie dense di una palpabile umanità.
I personaggi tratteggiati con intensità da Mattia Mariani e Silvia Nati come quelli cantati da Daniele Li Bassi sono eroi della vita di tutti i giorni, che combattono con forza o si divertono con spirito, in una continua, dignitosa lotta per la sopravvivenza.
In fondo, le rose che spuntano dalla sabbia nell’universo infuocato del deserto di Atacama per appassire dopo poche ore ci ricordano che spesso la vita non è che una stoica forma di resistenza… mentre anche narrare è resistere.
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