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Assemblea Teatro
LAS ROSAS DE ATACAMA
(Le rose di Atacama)
SPETTACOLO IN LINGUA SPAGNOLA
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testo di Luis Sepúlveda (Tusquets Editores)
drammaturgia e regia Renzo Sicco
interpretato da Mattia Mariani, Silvia Nati, Daniele Li Bassi
voci registrate Lola Gonzalez Manzano e Pedro Casablanc
progetto luci e scenografia Paolo Sicco
un ringraziamento a Joan Jara per «el “infinito” recuerdo de Victor»
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TOUR NELLE ASTURIE 2022
L’ultimo spettacolo all’estero, nel luglio 2019, in Indonesia, a Giacarta, poi la chiusura e tutti fermi per due intere stagioni. Difficile per noi che abbiamo viaggiato molte volte verso 36 Paesi del mondo. Ora ripartiamo dalla Spagna che è stato uno dei primi Paesi a decretare il nostro successo internazionale, nel 1982, con il sold out, per sei sere al Teatro Grec di Barcellona, del nostro “In fra li casi de la vita e le magie de’ cieli, libertà vo cercando”.
Impressionante ripartire quarant’anni dopo dalle Asturie, a Gijón, piazza dove approdammo la prima volta nel 1983. Poi ci siamo tornati e ci torniamo, grazie all’amicizia con Luis Sepúlveda, che scelse quella costa quale parte d’Europa dove la natura gli ricordava maggiormente il suo Cile.
Ci ritorniamo senza Luis, o meglio: per ricordarlo coi cittadini che hanno saputo accoglierlo e lo facciamo dopo che proprio il Covid, il primo sconosciuto e pericoloso Covid, se lo è portato via.
Lo facciamo recitando in spagnolo, la sua lingua, perché come ben scriveva proprio lui ne “Le rose di Atacama”, “la nostra lingua è la nostra patria”.
Lo facciamo con questo spettacolo, che Luis vide nel 2000 al Teatro Agnelli, e che più di altri lo rappresenta, essendo fortemente autobiografico. Lo facciamo nel giorno in cui la cittadina asturiana intitola a suo nome la locale Biblioteca.
È un testo che parla di scomparsi, assenti, amici solo apparentemente sconfitti, perché il loro sangue e il loro pensiero scorrono nelle radici della società e infatti, tra le tante notizie negative di questa fase, almeno una bella: il Cile, il suo Cile, ha definitivamente cancellato il dittatore ed ha un nuovo Presidente, Gabriel Boric, di 36 anni. Uno dei giovani cileni che Luis amava tanto e in cui credeva, riponendo grandi speranze.
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A conclusione della rassegna tributo “Il Piemonte ricorda Luis Sepúlveda”, Assemblea Teatro arriva a Gijón, cittadina spagnola delle Asturie, dove Sepúlveda viveva. La Municipalità di Gijón consegnerà, il 13 maggio, alla vedova di Sepúlveda, Carmen Yáñez, la cittadinanza onoraria postuma e celebrerà il ricordo dell’Autore cileno, a cui sarà intitolata anche la locale Biblioteca. A questa giornata di memoria parteciperà anche Assemblea Teatro: ci saranno anche gli “amici torinesi” di Assemblea Teatro, che, per Lucho, erano diventati come un ramo di famiglia. La Compagnia italiana ricorderà così, ancora una volta, le pagine di Lucho che continuano ad albergare nel cuore di ciascuno dei componenti, a partire dal regista e direttore artistico, Renzo Sicco.
Così è nato il tributo “Il Piemonte ricorda Luis Sepúlveda”, con l’intenzione di omaggiare Luis Sepúlveda, assiduo estimatore e frequentatore del suo capoluogo Torino, e della regione tutta, che tante volte è stato protagonista degli incontri, pieni di folla festante, al Salone del Libro o all’Università di Torino, al Castello di Grinzane Cavour, alla Biblioteca Astense – incontri sempre stracolmi di suoi lettori affascinati dai suoi irresistibili racconti e dai suoi profondi pensieri.
“Il Piemonte ricorda Luis Sepúlveda” – un ciclo di spettacoli e letture iniziato, ad ottobre scorso, con la presenza a Torino di Carmen Yáñez, ospite del Salone Internazionale del Libro – è stato organizzato Assemblea Teatro in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare, con il sostegno della Fondazione CRT e la Regione Piemonte.
La chiusura di questo percorso non potrebbe essere migliore: il 13 maggio, a Gijón, su un palcoscenico, mettendo in scena una delle sue storie, nella sua lingua che, come lui scriveva, “è la nostra casa”.
Daniele Li Bassi e Silvia Nati in un momento dello spettacolo
Daniele Li Bassi e Mattia Mariani