Omaggio a Luigi Tenco a 80 anni dalla nascita
MALTA CITTA’ CAPITALE EUROPEA DELLA CUTURA 2018
SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO
Edoardo Cerea voce, armonica e chitarra
Davide Cignatta chitarre
Elisa Aragno flauto,
Salvatore Chillemi fisarmonica
Gisella Bein voce recitante
regia di Renzo Sicco
“Io sono uno che parla troppo poco, questo è vero, ma nel mondo c’è già tanta gente che parla,
parla, parla sempre, che pretende di farsi sentire e non ha niente da dire”.
[Luigi Tenco]
A 50 anni dalla sua scomparsa e ad 80 dalla sua nascita, continuiamo a rendere omaggio a questo grande autore, compiendo un viaggio nell’artista e nell’ uomo. Lo spettacolo regala uno spaccato della carriera artistica di Luigi Tenco ma anche della sua ricchezza di autore anticonformista e innovativo.
Le sue sono suggestioni sottili, che diventano profondamente intime, capaci a volte di innescare riflessioni su temi universali e che sono state capaci di influenzare generazioni di musicisti.
Un recital spettacolo che porta in primo piano soprattutto quello che le parole e le melodie di Tenco spesso adombravano soltanto nello spazio breve di una canzone.
Da un lato, le profonde inquietudini di una generazione chiamata a portare a compimento le grandi trasformazioni della società italiana negli anni Cinquanta e Sessanta, dall’altro una sorta di aristocratico fastidio per tutto ciò che atteneva alla rappresentazione più scanzonata e banale di quella società nelle canzoni. Un percorso interno alle parole e alle musiche note ed inedite (grazie alla famiglia Tenco) che Luigi compose e incise quasi febbrilmente tra il ’59 e il ‘67. Un itinerario che si volge tra letture e riflessioni, capaci di ridisegnare un’epoca di veloci e grandi cambiamenti.
“Io sono uno” è la sua voce, malinconica e tenera, che sapeva disegnare un’intera mappa di sentimenti. Una manciata di canzoni come Lontano lontano, Come mi vedono gli altri, Ragazzo mio, Se stasera sono qui, Una brava ragazza, Un giorno dopo l’altro, Angela, Ognuno è libero, Guarda se io , Ho capito che ti amo, Vedrai vedrai fino a Ciao amore ciao, furono una ventata di autenticità, una novità a volte scandalosa, che determinò un nuovo pathos e un diverso sguardo sul mondo.
ciao a tutti voi, sono lucia ..brindisi..spero vi ricordiate di me.
vorrei venire a torino a trovarvi e approfittare per vedere lo spettacolo su luigi tenco . potete darmi delle date ?
grazie a presto
Cara Lucia, al momento questa è l’unica data prevista, ma le prossime stagioni teatrali in Piemonte sono in fase di stesura definitiva. Continua a seguirci e scopri le prossime date!
Ciao a tutti,
Ho assistito al Recital Spettacolo su Luigi Tenco stasera alla Valletta. Desidererei rivolgeremi direttamente ad Edoardo Cerea, al quale ho avuto il piacere di stringere la mano subito dopo l’omaggio.
Verso la meta’ dello spettacolo e’ stato proposto un brano inedito ideato da Tenco ma mai definitivamente musicato in quanto la prematura scomparsa del cantautore. Il testo del brano e’ stato, come accennato dal sig. Cerea, rilevato dagli archivi privati della famiglia Tenco.
In merito a questo argomento, vorrei sapere se e’ possibile avere una riproduzione del testo a beneficio di tutti gli appassionati tenchiani?
Grazie e buona serata,
Andrea.
Caro Andrea, stiamo contattando Renzo Sicco ed Edoardo Cerea per farci avere il testo. Buona giornata!