traduzione di Pierpaolo Marchetti
riduzione per la scena di Renzo Sicco
con Chiara Tessiore, Sonia Belforte
e la straordinaria partecipazione di Pietro Del Vecchio
regia di Lino Spadaro e Renzo Sicco
“Visto che in casa il denaro andava a cavallo e noi a piedi, quando arrivava un film che a mio padre sembrava bello, si mettevano insieme le monete a una a una, quanto bastava per un biglietto, e mandavano me a vederlo. Poi, una volta tornata dal cinema, io dovevo raccontarlo alla famiglia riunita al completo nel soggiorno.”
Il Sud America ci ha insegnato, spesso, che realtà e fantasia hanno un confine davvero labile… un filo che divide mondi che spesso si mescolano. Nel racconto si possono così incontrare la storia di un paese nell’arido deserto e quella di una famiglia, delle sue avventure e delle sue sconfitte. Si può avere l’impressione di non capire bene se si tratti di verità o di semplici parole. Parole comunque calde, potenti, che aprono al sogno ed all’immaginazione, parole indimenticabili.
Una vicenda di straordinaria intensità. Maria Margarita, la protagonista, ha un dono, quello del raccontare, e la sua vita si snoda attraverso storie che riportano alle miniere di salnitro, così come agli anni delle grandi star del cinema, a Marilyn Monroe o José Alfredo Jiménez, re della musica e del cinema messicano. Protagonista un’umanità variopinta, povera, ma mai arresa. Una sola sala per le pellicole e un unico bazar: questo è il paese, e in casa di Maria Margarita non ci sono neppure i soldi per accedere agli spettacoli. Così tra la durezza del quotidiano e l’immaginario del cinema ecco nascere il mito della “bambina che raccontava film” … almeno fino all’arrivo in paese di una nuova “scatola magica”.
Questo testo emozionante è un vero e proprio atto d’amore verso l’arte antica del raccontare, e dell’ascoltare. Parole desuete, in un mondo in cui social network e media mutano gli scenari di mese in mese, ed in cui le novità sono presto già “passate di moda”. Il narrare torna protagonista e ricorda ciò che si è perso per strada… l’incredibile fascinazione del cinema e il miracolo della parola.