testo di Renzo Sicco e Enrico Brizzi
interpreti Andrea Castellini, Chiara Pautasso, Chiara Tessiore
regia Marco Pejrolo e Renzo Sicco
musiche eseguite dal vivo dai Funky Village
Stefano Conrotto, Michele Forlani, Stefano Filippone
Romanzo cult di diverse generazioni cresciute attorno agli anni ’90 “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” nelle sue numerosissime edizioni continua ad essere un long-seller editoriale anche quando i più grandi successi si dissolvono nel giro di pochi mesi. In un momento in cui la crisi economica e la disoccupazione hanno condotto il Governo e tutto il paese a rimettere i giovani al centro del discorso dello sviluppo, ci è parso consono e importante riprendere le parole dell’ultimo grande affresco generazionale per parlare dell’adolescenza nella società contemporanea, dei suoi turbamenti nel passaggio doveroso all’età adulta e al mondo del lavoro.
Il titolo si ispira al chitarrista italoamericano che ha lasciato la sua band, i Red Hot Chili Peppers, raggiunto l’apice del successo. Dall’uscita del libro nel 1994, Jack Frusciante è poi ritornato nel gruppo per andarsene definitivamente lo scorso anno.
Enrico Brizzi è stato il più giovane scrittore italiano finalista del premio letterario Campiello e nel suo testo affronta un’età di trapasso con i suoi scogli, le sue inquietudini, i grandi interrogativi, gli inconsolabili dolori nella quale si sviluppano le vicissitudini di un gruppo di ragazzi. Protagonisti Alex e Adelaide con la loro improbabile storia d’amore, attorniati da diciottenni le cui imprese sono restituite con un ritmo incalzante, scandite da avvenimenti scolastici, familiari e da tragedie italiane.
Un affresco che rappresenta il mondo sommerso ed inquieto dei nati nell’ultimo quarto del secolo trascorso e si trasforma in un’ironica ed irridente epopea.
I temi toccati sono quelli del disagio giovanile, del conflitto con gli adulti, dell’amicizia, del travaglio sentimentale ed esistenziale dei ragazzi, tematiche presentate al pubblico senza false o accademiche disquisizioni, bensì con sensibilità e forte impatto emotivo.