Sono iniziate le vaccinazioni e dunque si è aperta una nuova fase, se non proprio carica, almeno indirizzata verso una maggiore speranza. Sappiamo però che non sarà un processo immediato o super veloce e ci vorrà tempo. Dunque, potremo vivere con maggiore tranquillità tra 5-6 mesi. Intanto, però, dobbiamo continuare a convivere col rischio.
Il prossimo 15 gennaio decadono i tempi del Dpcm e dunque, dal 16 gennaio, se non intervengono proroghe o nuove restrizioni, potremmo riaprire i teatri. Noi siamo pronti e questo non per incoscienza ma per senso di necessità. Necessità non solo nostra, che dobbiamo tornare a poter lavorare, ma ancor più sociale, in quanto il lockdown e il distanziamento hanno creato ed aumentato solitudine e disagio del vivere.
In questo tempo immobile abbiamo continuato a lavorare e a farlo in modo per noi diverso direi anomalo. Tutto questo è accaduto non volendo recidere fili di collegamento tra di noi e ben lo spieghiamo in un articolo su web e streaming (“Attorno allo streaming e al buon caffè”) in questo stesso sito. Ma ora è tempo di andare oltre e recuperare, se non la fisicità, almeno la presenza degli altri. Tornare a condividere insieme o questo sarà davvero un patrimonio smarrito.
E questo non è sottovalutazione o, ancor peggio, mancanza di rispetto verso chi ha sofferto o è deceduto, verso chi ha perso cari. Abbiamo anche noi avuto i nostri caduti e li abbiamo pianti, a tutti loro va il nostro costante pensiero. Da nove mesi ricordiamo attivamente Sepúlveda, un simbolo di quelli che abbiamo perso e che ci manca tanto.
Il nostro desiderio di ripartire non è dunque un capriccio, ma una volontà di responsabilità di voler tornare a lavorare nel territorio, per rilanciare quella solidarietà sociale che da sempre ha contraddistinto i nostri lavori, a partire dall’educazione dei ragazzi alle diverse sensibilità dei nostri spettatori.
Per questo, se davvero sarà possibile, a conferma di questi nostri pensieri, Vi aspettiamo sabato 16 gennaio, alla sera, in sicurezza, con mascherina e distanziati il giusto, al Teatro Agnelli, dove vogliamo ripartire con Sepúlveda sulla scena, a raccontare la storia della Balena Bianca, oppure domenicamattinateatro, il 17 mattina, con la storia magica di “Alice nel paese delle meraviglie” per tornare a stupire e divertire il mondo dei più piccoli.
È tempo di ritrovarci, ma tocca anche a Voi farci capire che abbiamo ragione.
VI ASPETTIAMO
Renzo Sicco
Leggi anche
Intanto non stiamo fermi (1)