INSOLITO
DA 30 ANNI IN PALCOSCENICO
Trent’anni fa Torino non era la città che è oggi, dinamica ed ospitale. Assemblea Teatro fin dalla prima decade settanta girava già con successo l’Europa con i propri spettacoli. Quando dicevamo di essere di Torino ci rispondevano “dove?” o al massimo “Ah, la Detroit d’Italia!” con un pensiero greve che intravedeva grigio fumo, tante auto e poco altro. Per quella ragione in quel grigio pensammo di lanciare un lampo fucsia (così si presentava all’epoca un nostro manifesto) lavorando per CAMBIAre TORINO.
Insolito è nato portando artisti che non erano mai arrivati in città e magari in Italia, artisti che parlavano linguaggi nuovi, insoliti appunto, e diversi per il teatro. Per primi ospitammo Lindsay Kemp il grande mimo rock che ha inventato Ziggy/Bowie, Hot y Neon e il loro circo-teatro, quando ancora il circo era circo e il teatro era teatro, la comicità femminile allora davvero inusuale di Luciana Littizzetto e delle Sorelle Suburbe, dalla Spagna ospitammo il mago delle bolle di sapone Pep Bou, i Chapertons e la loro comicità fatta di copertoni e Cesc Gelabert e Lidia Azopardi e il loro teatro-danza. Poi Bob Curtis e Karl Potter e l’afrodanza, Jordan e Arias e la loro “giocosa confusione” tra teatro d’operetta e grande lirica e ancora, grandi della musica quali gli allora sconosciuti Têtes de Bois, o la rockstar David Sylvian. Siamo stati i primi ad ospitare un artista non catalogabile come Alessandro Bergonzoni o un fotografo davvero “fuori linea” come Guido Harari. Poi dall’Argentina dei desaparecidos, per primi, invitammo Las Madres a Torino. I critici ci guardavano con superiorità oppure con sospetto, era l’anima sabauda della Città di allora.
Ma ad osservare oggi i cartelloni degli Stabili o di tutti i teatri, avevamo ragione noi! Venti o trent’anni dopo imperversano teatro di impegno politico sociale, circo teatro, l’utilizzo di materiali insoliti dalle bolle di sapone alla sabbia, teatro danza, tanta danza di ogni tipo, ogni genere di musica, artisti manipolatori della parola sino al surreale e a volte molta reale quanto inutile tecnologia.
Il nostro Insolito trovò da subito migliaia di spettatori. Ha cambiato lo sguardo di chi ci è passato dentro, lo ha sorpreso, arricchito e soprattutto alleggerito del peso “grigio” di quella Torino poi diventata evanescente. In ogni caso è stato un tassello di quel cambiamento della città, diventata altro dopo le Olimpiadi. Questo è potuto accadere perché molti, e noi tra quelli, abbiamo lavorato intensamente affinché avvenisse.
Trent’anni dopo ci siamo ancora! Ben vivi! Perché anche se la città è mutata in meglio, serve ancora tanta energia e spinta verso il futuro. In questa nuova stagione raccogliamo alcuni testimoni dei nostri esordi, riportando al Teatro Agnelli Max Vandervorst, la Microband ed Edoardo Cerea, esempi di quel teatro-musicale che ci è sempre piaciuto perché ricco di intelligenza, leggerezza e di poetiche invenzioni. Poi proponiamo nella città della Juventus, del Grande Torino e del rinnovato stadio Filadelfia, un percorso di 5 spettacoli tra calcio e sport che alternano nostre nuove produzioni a quelle della giovane quanto brava compagnia Accademia dei Folli e allo storico lavoro del TEATRO DELLE FORME, perché proprio nella competizione sportiva si ritrova, come dimostrato dalle recenti Olimpiadi e Paralimpiadi, quel coraggio straordinario così necessario ad una società in crisi.
E di questa crisi, così ancora tanto presente, cerchiamo profonde risposte attraverso il lavoro di Alessandro Perissinotto e gli studenti del Dams, così come nei segni dei quattro appuntamenti dedicati alla “pazienza delle donne” che con il loro coraggio sono da sempre artefici delle soluzioni più diverse alla crisi quotidiana del vivere.
Qui il programma della rassegna
Così ne parla la Stampa in un articolo del 26 ottobre
Ecco un articolo di Tuttosport
Il racconto della conferenza secondo La Repubblica
On line l’articolo di Torinosportiva.it
Intervista di Renzo Sicco a Primaradio il 25 ottobre 2016
Articolo su Torinosportiva.it 07 novembre 2016
Articolo su Teatroteatro.it 08 novembre 2016