regia: Renzo Sicco
voce recitante: Gisella Bein
suoni e composizioni: Matteo Curallo
illustrazioni su sabbia: Monica Calvi
“Un aviatore è costretto da un’avaria ad atterrare in pieno deserto: sabbia, solitudine, e sopra il suo capo le stelle…Ma ad un tratto, una voce: “Mi disegni, per favore, una pecora?”…
Ecco che da una domanda sgorga un fiume di domande…e allora la pecora, la rosa, la volpe…e chissà quante altre curiosità, come è giusto accada tra i bambini.
Una storia semplice disegnata e letta con le stesse parole di Antoine de Saint Exupery, uno spettacolo in cui le scene si possono immaginare e… guardare in una versione inedita: sabbia che diventa pittura rupestre, rocce che diventano fogli di carta.
Una vicenda di amicizia ed educazione ai sentimenti. Pagine che ti insegnano a farlo: “Non si conoscono che le cose che si addomesticano. Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Ma se tu vuoi un amico, addomesticami!”.
Una lezione fantastica dove si impara ad ascoltare, ad osservare, a prendersi cura dell’altro, ad essere responsabili del mondo attorno a sé.
La storia si segue con gli occhi, si ascolta con le orecchie , e, un po’, col cuore. Gli occhi seguono le mani agili di Monica Calvi a disegnare la sabbia dei deserti, le orecchie si lasciano riempire dalle parole interpretate da Gisella Bein, voce soave.
Per una volta, Il Piccolo Principe, si lascia attraversare e anche il più piccolo spettatore si sente protagonista, con i piedi posati su quella piccola stella.