i primi due al TEATRO DE LA VILARINHA a Porto hanno visto Rui Spranger e Laura Casano riportare in scena U BOAT 1277 nella nuova versione che ancora una volta ha entusiasmato il pubblico.
In seguito Cristiana Voglino e Salvatore Chillemi hanno cantato SUL MARE per i pescatori nel bordo dell’Atlantico tra le piccole strade di Angeiras
in un paesaggio reso surreale dallo sventolio delle diverse bandiere dei comizi dei partiti avversi che infuocano fin d’ora la campagna elettorale locale per le amministrative di inizio ottobre. Poi nel comune progetto ” Sobre a agua e sobre o mar ” in collaborazione con l’Associazione Dante Alighieri è giunto il tempo, sulla ribeira di Vila Nova de Gaia con lo splendido fondale della citta’ di Porto al tramonto, del debutto in lingua portoghese di SENZA MAI LEVAR LA SCHIENA. Interprete oltre le nostre brave Trobaritz l’attrice PATRICIA QUEIROS che ha dato con grande intensità volto e voce alle parole di Laura Pariani.
Molto pubblico internazionale come tipico del luogo sul lungo Douro dove si affacciano le tante cantine del vino Porto, oltre ai molti italiani richiamati da una storia, quella del riso, che racconta le radici in un altra acqua.
Ultima replica nel pomeriggio di domenica con un ritorno al Teatro de la Vilarinha dove gli spettatori sono stati felici di degustare l’ottimo risotto cucinato da Renzo Sicco naturalmente coi saporiti chicchi del BUON RISO preparato alla piemontese con un buon bicchiere di barbera rosso.
Unico neo di un bellissimo tour il disservizio di RYANAIR che ha annullato i nostri voli all’andata e al ritorno costringendo i nostri organizzatori a salti mortali per riorganizzarci nei tempi di scadenza delle prove e degli spettacoli nonché dei ritorni. In un progetto internazionale così riuscito davvero una scarsa dimostrazione di europeismo quella della compagnia irlandese, che ancora una volta bastona il cliente per garantire i propri utili senza che l’ Europa Istituzione intervenga in alcun modo a tutela dei propri cittadini.
Le foto presenti nell’articolo sono di Paulo Balreira