Cinquanta anni di attività sono per un organismo teatrale come Assemblea Teatro, un tempo incredibile, a paragone mi vengono in mente solo strutture pubbliche,( Piccolo Teatro, alcuni altri stabili ecc…) comunque governate da un succedersi di direttori artistici e amministrativi e di conseguenza segnati da alterne fortune. Assemblea Teatro ha conservato per buona parte della sua vita, una unica identità artistica e organizzativa e questa ha il nome di Renzo Sicco.
Quasi sicuramente una delle componenti di tanta longevità risiede nel fatto che tu, caro Renzo, hai saputo cogliere attraverso gli anni , non solo il clima culturale e politico, i cambiamenti e gli umori della società, ma hai anche individuato scrittori, artisti, musicisti , attori, provenienti da altre e diverse realtà artistiche. Questa tua disponibilità allo scambio, al confronto, alla contaminazione è in questa città, ma anche più in generale, merce rara.
Lo sappiamo che l’incrocio culturale, l’ibridazione dei generi, il contributo delle diversità è l’unica risposta alla attuale povertà, non solo culturale, che rende questo paese a volte angusto, a volte retrivo e conservatore, tuttavia non mi viene in mente nessuno che , come Assemblea, abbia avuto la disponibilità a far lavorare, ospitare, rischiare …anche su chi viene comunemente ritenuto concorrente, anche su chi non ha nessun curriculum da mostrare….
Come sai in questi anni di collaborazione (mi sembra che siano 25…)la mia presenza in Assemblea Teatro è stata fatta di continuità/discontinuità, di un andare e venire anche da un teatro più convenzionale che mi ha portato inevitabilmente a convivere con una sorta di strabismo creativo.
Se ho portato qualche cosa in Assemblea Teatro di me e della mia esperienza altrove, sappi che altrove ho portato ciò che Assemblea Teatro mi ha sicuramente dato.