La mia collaborazione con Assemblea Teatro è saltata fuori dal cilindro del cappellaio matto che a volte è il Destino (cosa hanno in comune un corvo e uno scrittoio?), nel 1997 con un mio testo su Alessandro Cruto intitolato “ Illuminazione” , che poi nella trasposizione teatrale diventò “E il matto illuminò la notte”.
Da allora ho scritto molte altre cose per la Compagnia e, nel tempo, ho iniziato a conoscerla e ad apprezzarne il raro amalgama di Piemonte e Pianeta, teatro dell’arte ed “off- off- brodway”, sfrenata fantasia e puntuale impegno sociale, che la connota e la fonde al mercuriale ingegno di Renzo Sicco.
Mi hanno sempre affascinato le ambientazioni degli spettacoli, in piazza, in una fortezza (Fenestrelle, “Prigionieri per una notte”), nel mausoleo della Bela Rosin (“Pazze Regine” e “Tutte le donne del Re”).
A volte, assistendovi, sono riuscito ad attraversare lo specchio ed a comprendere lo “Jabberwocky”, l’incomprensibile diario narrato da Lewis Carroll.
Grazie, Assemblea Teatro e buoni 50
Ed altri 50
E poi 50 ancora !!!!!!
Con affetto
Fabio Arrivas
23gennaio 2018