Quando ho conosciuto Assemblea Teatro ero una ragazzina, ancora non sapevo che volevo fare l’attrice. O meglio, in quegli anni per me il teatro era un grande amore che avevo incontrato per caso e che non avrei mai abbandonato… ma non pensavo che sarebbe diventato il mio lavoro.
La mia prima lezione di teatro la ricordo ancora, a 14 anni, un pomeriggio dopo la scuola, rimasi come folgorata… Assemblea Teatro l’ho incrociata subito nel mio percorso, perché molti dei miei insegnanti lavoravano in compagnia. E così, da spettatrice, quando potevo andavo all’Agnelli a vederli recitare… ricordo molto bene di aver visto Fuochi, L’ultima notte di Giordano Bruno e tanti altri spettacoli.
Anni dopo, in un momento particolare della mia vita, quando ormai avevo capito di voler fare l’attrice ma tutto sembrava andare contro questa mia volontà, stavo per decidere di lasciar perdere tutto… e invece, proprio lì, è arrivata la telefonata di Renzo Sicco che mi chiedeva di partecipare al riallestimento di Fuochi in versione lettura.
L’emozione e la paura durante quel primo lavoro con Assemblea Teatro furono fortissime… non solo quella proposta era arrivata al momento giusto, ma avevo l’occasione di recitare in uno dei primi spettacoli che con grande emozione avevo visto come spettatrice. La serata andò bene, dopo quel lavoro Renzo me ne propose altri, prima qualche sostituzione, poi progetti più importanti.
Sono sempre stata una persona di natura riservata, non parlo spesso di ciò che penso e provo, e sono convinta di riuscire ad esprimermi meglio attraverso un copione che con parole mie… ma i 50 anni di Assemblea Teatro mi sembrano l’occasione giusta per provare a farlo e per dire grazie. Grazie a Renzo Sicco per avermi chiamata in un momento decisivo della mia vita senza neanche saperlo; per avermi apprezzata e dato fiducia coinvolgendomi in spettacoli importanti, anche dal punto di vista delle tematiche affrontate; grazie a tutti i colleghi, attori e tecnici, con i quali si lavora sempre con spirito di gruppo e di collaborazione.
Con Assemblea Teatro posso dire di esserci cresciuta: da spettatrice ad attrice; dai ruoli giovani e frizzanti di Jack Frusciante è uscito dal gruppo – esperienza indimenticabile – ai ruoli più maturi, anche nel vero senso della parola, come in Tesi di laurea – una bella sfida per me – dove interpreto Miretta, vedova di Aldo Ballarin, all’età di cinquant’anni. Potrei andare ancora avanti con questo elenco, perché ho imparato davvero molte cose in questi anni, e non solo strettamente “attorali”: dall’arrotolare cavi al parlare con i ragazzi nei dibattiti dopo le repliche scolastiche… Mi fermo qui e concludo con la certezza che questo elenco si arricchirà ulteriormente nei prossimi anni di lavoro insieme.
Grazie e auguri a tutti per questo traguardo,
Chiara