la stirpe dei malvagi
(viaggio dell’anima del male da Jack Cade a Macbeth)
in scena Valeriano Gialli e Paola Zara
drammaturgia di Guido Davico Bonino
scenografia e costumi Giorgio Panni
regia di Daniela Ardini e Valeriano Gialli
Re Enrico VI – 1589: Jack Cade / Riccardo III – 1592: Riccardo III
Tròilo e Crèssida – 1601: Ulisse / Misura per misura – 1603: Angelo
Otello – 1604: Jago e Otello / Macbeth – 1606: Macbeth e Lady Macbeth
I MALEDETTI è prima di tutto il ritorno sulla scena torinese di due grandi nomi del teatro italiano. Guido Davico Bonino, dirigente editoriale, docente universitario, critico teatrale, saggista, direttore del Teatro Stabile di Torino, ne cura la messa in scena, mentre interprete è quel Valeriano Gialli che a Torino negli anni 70 fondò la sua prima compagnia indipendente, Armata Brancagalli, quindi il teatro degli Infernotti nelle “cantine” del Teatro Carignano. Insomma, questa nuova produzione non poteva davvero non essere presentata su di un palco torinese!
I MALEDETTI prende le mosse da un personaggio minore dell’ Enrico VI, John Cade, sconosciuto ai più. Un rivoluzionario folle e ingenuo, che vuole diventare re per abbassare i prezzi e uccidere tutti gli avvocati… insomma, un giusto! La sua malvagità è dovuta al suo carattere iroso e violento, che gli fa uccidere qualche nobile e mettere a sacco la City of London, mentre il re è fuggito dalla paura. Ma poi il destino gira e Jack si ritrova in un giardino dove muore di fame in preda alle allucinazioni. Lo spettacolo procede per espansione di questa situazione: nell’orto dove si è rifugiato, le allucinazioni della fame gli fanno immaginare la sua anima trasmigrare nei corpi dei personaggi più abietti che Shakespeare scriverà negli anni seguenti, in un crescendo di follia e di rispecchiamenti fino a che, una volta diventato re, sarà Macbeth, il più sanguinario di tutti. I MALEDETTI è la storia di un’anima che, ghermita dalle tentazioni del mondo, cambia corpo. Il corpo del personaggio muore, ma l’anima s’installa in un nuovo corpo, un nuovo personaggio, un’altra metamorfosi del male.
Questa baracconesca favola scenica di un’ora potrà essere letta prima di tutto come una sorta di sguardo sull’evoluzione della stirpe dei malvagi shakespeariana, da Jack Cade, appunto, in un viaggio di rabbia e ironia, attraverso malvagità e delitti per vendetta (Riccardo III), per inganno (Ulisse di Tròilo e Crèssida), desiderio sessuale (Angelo di Misura per Misura), invidia e calunnia (Jago), omicidio per ossequio al conformismo (Otello), fino ad arrivare alla battuta finale di Macbeth “La vita non è che un’ombra che cammina, un povero attore che si pavoneggia e si agita per un’ora sulla scena del mondo, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un’idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla” che mostra l’esito della disperazione di ogni stirpe di malvagi.
Il tema sotterraneo di questo I MALEDETTI è la trasformazione di un ribelle scapestrato nel tiranno più crudele e sanguinario. Il quale però, interrogandosi sul senso della vita e del proprio destino, comprende che praticare il male porta l’ uomo non solo a soffrire all’ inferno (per chi ci crede), ma anche, tremendamente, in questa vita stessa.
Ingresso intero 10,00 €
Ingresso ridotto (UNDER 26 – OVER 60 – Tessera AIACE, ASSOCIAZIONE 40) 8,00 €