Il 27 dicembre 2017 cade il 70° anniversario della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Costituzione repubblicana approvata il 22 dello stesso mese.
Nel 2007 dieci anni fa abbiamo realizzato uno spettacolo dedicato a questo avvenimento e l’abbiamo indirizzato alle giovani generazioni. Continuiamo con successo a replicarlo.
Con l’editore Angolo Manzoni avevamo anche, pubblicato il testo in un volume double-face che raccoglieva anche gli articoli della Costituzione. E’ andato esaurito e da anni non è più reperibile.
Per questo abbiamo accolto l’invito di Didattica Attiva di ristampare nel prossimo 2018 il volume arricchendolo con alcuni aggiornamenti che il tempo ci ha imposto e con una prefazione di Giulio Terzi di Sant’Agata, ex Ministro della Repubblica e persona impegnata a livello internazionale sul tema dei diritti.
Con la scrittura e la realizzazione di uno “spettacolo” rivolto ai ragazzi e ai giovani per raccontare e far capire la genesi e il significato di un documento che spesso appare lontano, ma che in realtà racchiude e scandisce il senso collettivo della nostra vita di tutti i giorni, si è voluto presentare la Costituzione senza retorica né luoghi comuni, con parole semplici e con l’intenzione di raccontare come rappresenti lo strumento con cui si costituisce un progetto di vita collettiva, sotto forma di patto tra le diverse forze in campo. Nello spettacolo si evince come la Costituzione stabilisca il come si decide insieme, sulla base di quali regole, e spieghi come essa rappresenti limiti e confini delle possibilità, indicando vie e strade per percorrerle. La Costituzione in undici colori come modo per riflettere e ripensare la storia degli ultimi settant’anni, ed al tempo stesso inoltrarsi nell’abc dei valori vitali della Repubblica.
Undici colori per “strofinare” quelle parole che, come una lampada di Aladino, ancora oggi sanno offrire indicazioni e coraggio per proseguire nella costruzione della realtà quotidiana attraverso articoli che sono patrimonio culturale e politico di tutta la Nazione.
Queste le intenzioni!
Spiegare la Costituzione ai ragazzi! Bello, ma di certo non facile. Ci abbiamo provato noi di Assemblea Teatro, che in cinquant’anni abbiamo realizzato molte iniziative rivolte al mondo della scuola sempre con grande coraggio.
Prima regola a cui ci siamo attenuti: la Costituzione non va solo letta, ma anche “chiacchierata”. Questo per farla sentire come una cosa famigliare. E allora, cosa c’è di meglio di una discussione fra una mamma e un ragazzino? Vivace, attivo, magari non proprio studiosissimo.
Lo spettacolo comincia così, con lo stereo a manetta che spara rock e la mamma che stramaledice quei Subsottica, beccandosi dell’”ignorante” dal figlio.
(“Si dice Subsonica, mamma! E poi, a parte il fatto che il rock si ascolta a volume alto, guarda che questo è Battiato”. “Ma come Battiato? Ma non faceva canzoni come L’era del cinghiale bianco? “)
Anche dall’evoluzione di un cantante si coglie il senso del tempo che passa.
Una mamma che non parcheggia il figlio davanti al televisore e accetta il confronto può risalire la corrente. Così può succedere di trovarsi a discutere di quell’insieme di articoli su cui quest’anno a scuola si e insistito un po’ più del solito. E che magari fanno un po’ sbuffare un ragazzino che non ha pazienza, abituato a una cultura che è velocità, video-game e un po’ meno riflessione. Ok, “l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Si può parlare di chi il lavoro non ce l’ha e per questo non vive bene. Oppure di chi l’aveva (ma non tutelato), come quegli operai torinesi di quella fabbrica tedesca, la ThyssenKrupp, di cui tanto si è parlato ora che ricorre il decennale e le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. E’ un modo per illustrare che cosa della Costituzione in tanti anni si è realizzato, ma anche utile ad evidenziare i diritti che ancora oggi sono tali solo in teoria.
Si può parlare della pena di morte e di come l’Italia sia stata sin dall’inizio in prima linea per una moratoria. Moratoria? Parola difficile sì, ma che si può sempre spiegare: mica poi male che i ragazzi imparino anche ad ampliare il loro vocabolario.
La scena è semplice: la scrivania del ragazzo, la poltrona della mamma e, in mezzo, un enorme libro che a tratti diventa uno schermo su cui scorrono immagini di vita quotidiana. Ecco però che le pagine sono bianche e vanno riempite di contenuti: i colori, appunto,quelli che possono rendere la Costituzione un testo oltre che attuale anche accattivante.
“Stamattina quando siamo venuti a teatro pensavo fosse una pizza, uno spettacolo noioso, invece ho imparato cose nuove e mi sono molto divertita”.
Questo il commento diretto, senza mediazione, di una giovanissima spettatrice di una quinta elementare a Saluzzo, in provincia di Cuneo, in occasione dell’anteprima de La Costituzione in undici colori.
Effettivamente non era facile realizzare uno spettacolo serio e rigoroso sull’argomento e al tempo stesso renderlo fresco e brioso. Ma gli interpreti sulla scena, prima Annapaola Bardeloni e Andrea Castellini, ora Cristiana Voglino e Chiara Tessiore, hanno davvero un bel rapporto. Ne scaturisce un gioco che offre spazio al divertimento ma anche alla doverosa profondità delle cose da dire.
Nel 2018 ci saranno diverse occasioni per vederlo.
Se sei interessato lascia il Tuo contatto e sarà nostra cura informarTi e aggiornarTi sulle date di programmazione.
Renzo Sicco