VIAGGIO MUSICALE E ALIMENTARE NEI CONTINENTI
testo di Renzo Sicco
canzoni di Sergio Endrigo
si ringrazia Claudia Endrigo per la gentile concessione
musiche e arrangiamenti di Matteo Curallo
in scena Andrea Fardella e Valeria Benigni
costumi Giampiero Capitani / scene Arredamenti Chave 1890
movimenti coreografici di Fulvia Romeo / regia di Lino Spadaro
Sergio Endrigo è stato uno dei grandi autori e interpreti della canzone italiana negli anni 60/80. Vincitore nel 1968 del Festival di San Remo ha piazzato diverse sue canzoni ai primi posti delle classifiche di vendita, in anni in cui i dischi (prima dei CD) si vendevano in milioni di copie.
Ma Endrigo ha dedicato una parte consistente del suo lavoro agli italiani più piccoli. Proprio quelle canzoni dedicate ai bambini e al loro mondo fantastico sono rimaste vive nell’immaginario di diverse generazioni e grazie alla memoria di maestri ed educatori musicali ancora oggi “La casa”, “Ci vuole un fiore”, “Il pappagallo” o “Napoleone” e diverse altre son cantate da molti bambini.
Endrigo scrive “io sono nato in un dolce paese dove chi sbaglia non paga le spese, dove chi grida più forte ha ragione, tanto c’è il sole e c’è il mare blu”, una delicata e cortese visione della geografia in cui cresciamo. Un allargamento del viaggio oltre il perimetro del nostro “stivale”, ci permette di incontrare e conoscere altre geografie, ma soprattutto culture diverse e differenti abitudini alimentari. Ecco allora che tra granoturco, riso, quinoa e cous cous sfilano le tavole del mondo, mentre mucche, papere, pulci, api, anatre, galli e pappagalli, si precipitano tutti sull’Arca di Noé pronta sempre a partire verso il Brasile o l’Oriente o l’America, per un grande girotondo intorno al mondo.