***
dai 5 anni
***
Il Mutamento Zona Castalia
FRANCESCO, IL LUPO E IL PRINCIPE SIDDHARTHA
***
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Amandine Delclos
musica dal vivo di Claudio Micalizzi
costumi Roberta Vacchetta
oggetti di scena Luca Lusso
***
Dasa è nato in Umbria, a Monteleto, vicino a Gubbio e della sua nascita ricorda quello che solitamente nessuno ricorda! Non solo, sa anche che il suo nome è stato udito molto molto lontano. Il piccolo Dasa ama le storie antiche: quelle che riceve e quelle che racconta. Storie di lupi, uomini coraggiosi, caprette e sacerdoti. Fa incontri ordinari e straordinari ma soprattutto sogna. Dasa fa dei sogni molto strani, che non racconta mai a nessuno, sogna delle montagne altissime e innevate e degli animali che non ha mai visto in Umbria e forse esistono solo nella sua fantasia. Dasa sogna il Tibet.
Ma Dasa sogna o ricorda?
Le risposte arrivano da lontano e… l’avventura comincia.
***
Lo spettacolo propone un ponte culturale che pone al centro un tema apparentemente privo d’interesse nella realtà attuale: la rinuncia; un tema di nessuno o poco interesse, diventato improvvisamente molto popolare e perfino necessario a seguito della pandemia che ci ha travolto tre anni fa.
Il Buddhismo Tibetano propone un pensiero religioso e filosofico molto lontano dal nostro. Nonostante una certa diffusione del Buddhismo anche alle nostre latitudini, il senso profondo delle sue idee resta probabilmente in gran parte estraneo alla nostra comprensione profonda. Dunque, perché farne il tema di uno spettacolo? Oltretutto dedicato ai piccoli e ai ragazzi. Inoltre: come comunicare un punto di vista apparentemente tanto distante?
È necessario chiarire che lo spettacolo Francesco, il lupo e il Principe Siddhartha non ha questa pretesa; non è un trattato di filosofia né un’opera religiosa. Si contestualizza e prende spunto da questi grandi temi, ma si concentra su qualcosa di molto più concreto e vicino a noi. Si concentra su problemi attuali.
**