di Luca Rastello
Z zen (sost. M. inv.)
… Il maestro aveva una risposta a ogni domanda.
“Perché abbiamo scritto questi racconti?”
“Affinché le milleuno storie siano il nettare dell’esperienza di tre decadi.
E il vostro inchiostro abbia il sapore del sudore…”
Un alfabeto che va dalla A alla Z, sostantivi e aggettivi ad aprire i paragrafi, parole che in qualche modo rimandano a storie, alcune delle “milleunA” (nota dell’autore) che compongono i trent’anni di vita di una curiosa cooperativa torinese di pulizie (oggi giunta a 600 soci) fondata da ex degenti dei manicomi.
Come raccontare una storia di persone che lavorano quotidianamente in cooperativa per dare voce e dignità a soci “un po’ matti” che la compongono? Pensa e ripensa, ecco l’idea. Cinque giovani scrittori in erba, studenti di una scuola di scrittura torinese, sono stati chiamati a collaborare con uno scrittore/giornalista, Luca Rastello, e invitati a prendere servizio proprio in cooperativa. Il motto? Scrivi di ciò che conosci. Mesi di duro lavoro, di sveglie all’alba per pulire e preparare i mercati, di nottate a pulire i bagni pubblici, di lunghe giornate a ripulire le rive del Po’… e poi giù a scrivere. Michele, Ilaria, Serena, Mirtha e Roberto, con Luca nel compito di guida e supervisore.
La forma insolita, quella di un vocabolario. Capitoli col nome di lettere e paragrafi col nome di parole. Ogni parola una storia, bella o brutta che fosse, facile o dura da raccontare.
Sullo sfondo un pezzo di Torino cresciuto in modo alternativo, lottando per restare tale, ed un’impresa che oggi dà lavoro a più di 100 persone e affronta con ottimismo un futuro non semplice. E alla base “una buona dose di follia”.
Luca Rastello – DIZIONARIO per un lavoro da matti.
2010, 190 p., Brossura
L’Ancora del Mediterraneo (collana Le gomene)
Alberto Dellacroce