di Miriam Alda Rovelli
con Gigi Zanin
regia di Miriam Alda Rovelli
“C’era una volta un re – dirà il matto – che ormai vecchio, non sentendosi più adatto a governare, decide di dividere il regno fra le sue tre figlie. Quella delle tre che gli dimostrerà di amarlo più delle altre avrà la parte più grande del regno. Le figlie maggiori, che sanno abilmente lusingare la vanità del vecchio padre, saranno ben ricompensate, mentre Cordelia, la più giovane e sincera delle sorelle, esprimendosi con parole semplici riuscirà solo a far infuriare l’amato padre…”
Così parte la vicenda del “Re Lear” di Shakespeare a cui ci siamo ispirati per la linearità della sua storia principale e per la sua struttura squisitamente fiabesca. Inoltre abbiamo trovato storie come questa nel patrimonio della tradizione popolare europea ed italiana che hanno origini antichissime. Infine era nostro intento proporre un classico teatrale che valorizzazione l’importanza delle “cose semplici”.
L’attore, interpretando “il Matto – il Buffone”, personaggio che rimane sempre fedele accanto al vecchio Re anche nelle avversità, racconta tutta la storia e ne fa vivere i vari personaggi utilizzando pupazzi, oggetti, costumi.
La drammaturgia di Cordy e il suo Re è liberamente ispirata a “ Re Lear” di W. Shakespeare e “ Pane e sale” favola popolare svedese tratta da “Enciclopedia della fiaba” a cura di G. Rodari.
I temi conduttori della rielaborazione teatrale sono principalmente tre: gli affetti sinceri, il rapporto con “il vecchio” (sia cose o persone), l’importanza delle cose semplici e vere.
Lo spettacolo offre spunti di lavoro rispetto ai suddetti temi, non solo per la favola che narra, ma anche per come si propone: essenzialità d’immagine, privilegio del lavoro dell’attore – animatore, ricerca di un linguaggio scenico “povero” per lasciare spazio ad ogni spettatore di “vedere” anche con la propria fantasia.
Miriam Alda Rovelli
età consigliata dai 3 anni