Link a un articolo argentino che ne fa un elogio
Taty Almeida ha tenuto molti incontri a Torino.
E’ cittadina onoraria di Torino anche per la sua consuetudine ad essere ospite della nostra città, del Circolo Caffè Basaglia o di Assemblea Teatro, o del Museo della Resistenza o ancora dei molti amici che la ospitano volentieri ogni volta che viene in Europa.
Taty è la voce più attiva de Las Madres de Plaza de Mayo Linea Fundadora, sempre presente e combattiva al fianco di Estela Carlotto e delle altre Abuelas o con Carlitos Pisoni e Paula Maroni e tutti gli Hijos storici o più giovani.
Taty è stata ed è la voce delle tante battaglie combattute e messe in campo per la memoria, la verità e la giustizia ma non ha mai parlato molto di sé.
La serata dell’11 aprile di “Torino che legge” al Mausoleo della Bela Rosin è speciale.
Lei sarà presente mentre sei attrici differenti daranno voce alla sua storia raccontando la parte più intima e personale raccolta nel libro “Orfana di figlio” nell’intervista di Renzo Sicco. 
Lei come in uno specchio ripercorrerà la sua storia personale che è ricca di momenti straordinari e altri estremamente tragici che ruotano attorno alla scomparsa e perdita di suo figlio Alejandro rapito dalle squadre segrete militari in democrazia, prima del golpe.
Lei, illusa che proprio il golpe rappresentasse la fine dell’incubo e che quei militari al potere che erano la famiglia in cui era cresciuta liberassero quel ragazzo rapito. Non accadde! E così a seguire sono cresciute la disillusione e l’incontro con las Madres, la sua presa di coscienza di un tradimento all’interno della sua stessa famiglia, il ritrovarsi in una nuova casa fatta di donne che come lei piangevano il turbamento per la scomparsa dei propri figli.
Una generazione di argentini, i migliaia di giovani argentini, i desaparecidos che avrebbero potuto dare un aspetto, e una storia, diversa dal loro Paese. Una lotta, questa, portata avanti proprio dalle Madres.
Il volume che raccoglie questa storia è edito da Claudiana ed è arricchito da una prefazione di Erri De Luca, una postfazione di Luis Sepúlveda e una conversazione di Renzo Sicco con Massimo Carlotto.
L’edizione esce in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che quest’anno ospita la lingua spagnola, ed è in versione bilingue italiano e spagnolo.
