con
Macarena Paz Pizarro (cantante)
Alvaro Pinto (Qualapayun)
Eduardo Carrasco (Inti Illimani Historico)
Roberta Fornier (attrice)
La canzone cilena è entrata di diritto nell’immaginario italiano grazie alle note di un giovanissimo gruppo che, nel 1973, quando il Palazzo della Moneda – sede del Governo – veniva bombardata e il Cile perdeva irrimediabilmente la sua libertà, stava proprio in Italia… e ci sarebbe rimasto per anni. Negli stessi giorni, in Francia, uguale sorte toccò ai Quilapayun, anch’essi giovanissimi, anch’essi alfieri nel mondo di Unidad Popular e ambasciatori della nuova via di Salvador Allende.
Con le loro canzoni di denuncia, di utopismo e poesia, abbiamo potuto conoscere i suoni e le melodie di un paese lontano, schiacciato tra altissime montagne e un oceano sconfinato, lungo più di 5.000 km, ma stretto poco più di 200. Un paese che da Nord a Sud vede mutare continuamente paesaggi e territori, in un succedersi di cambiamenti.
Al suono degli strumenti andini si sono mescolati i versi di Violeta Parra e Victor Jara travalicando i confini di un continente, toccando il cuore del mundo. Per parlare delle emozioni e dei sentimenti che queste musiche hanno saputo creare e raccontare, si trova oggi in Italia Alvaro Pinto (Quilapayun) ed Eduardo Carrasco (Inti Illimani Historico), insieme alla cantante/musicista Macarena Paz Pizarro, artista scoperta da Assemblea Teatro proprio ai confini del mondo, nel lontano deserto de Atacama.
Ingresso libero
Un incontro promosso e curato da ASSEMBLEA TEATRO
in collaborazione con CITTA’ DI TORINO –
ASSESSORATO ALLA CULTURA, PROMOZIONE E TURISMO