Il Salone Internazionale del Libro di Torino è partito con una scivolata che però è stata superata alla grande. Lo possiamo confermare col nostro percorso che dal 5 maggio ad oggi ci ha visto incontrare tantissimi appassionati della lettura e della kermesse torinese. Primo fra tutti un paese, Alpignano, con Leopardi, Neruda e Schiavone, tre incontri che hanno saputo costruire una comunità letteraria attorno alla storica Tipografia Tallone e al Museo Cruto.
Emozionante al Mausoleo della Bela Rosin il ricordo sul grande giornalismo italiano di cui Mimmo Candito è stato un testimone straordinario.
Intenso l’abbraccio di pubblico per Erri De Luca, amato ed apprezzato nella sua essenziale e lucida dissertazione sulla parola e sulla Bosnia.
Bravo, divertente e identitario per i siciliani intervenuti l’incontro con Giacomo Di Girolamo.
Un abbraccio sincero e intenso come sempre quello con Luis Sepúlveda che ha molto apprezzato il nostro impegno a portare in scena la voce della sua “balena bianca”.
Gli studenti e l’amministrazione di Rivalta di Torino hanno fatto il resto ospitando ed accogliendo quelle parole con attenzione e calorosi applausi ai tre bravi interpreti.
Infine, straordinario portare parole in una corsia d’ospedale, una medicina particolare che non sana le ferite ma allevia il dolore che il male insinua nella mente. Un momento di aria fresca, un pensiero altro fuori della malattia perché infine la parola contro tutti i mali è salvifica.
E salvifico ancora una volta per tutti i torinesi il loro XXXII Salone Internazionale del Libro.
Il direttore artistico
di Assemblea Teatro
Renzo Sicco
ho partecipato alle tre iniziative (Tallone e presentazione libro) di ALPIGNANO. COMPLIMENTI PER GRANDE QUALITA’ di contenuti e posti. Grazie ancora.
MARCO NAVONE
Grazie a te, Marco, per le belle parole. Arrivederci al prossimo evento