Se le mondine, al di fuori della mitologia cinematografica che le voleva amanti trasgressive, sono memoria di lotte e conquiste fondamentali all’emancipazione quali le otto ore di lavoro. Le Relazioni Pericolose mette al centro proprio il disequilibrio tra maschile e femminile nel campo della relazione dei corpi e degli affetti.
Madame de Merteuil dice al suo corrispondente Valmont “l’errore del nostro sesso è di non denunciare il patto implicito nella morale libertina, l’idea cioè che nel gioco della seduzione tutti abbiano da guadagnare e nessuno da perdere. Non è così. Ogni conquista accresce la gloria maschile, ogni capitolazione rischia di perdere per sempre la reputazione delle donne”
Sono parole che risultano tutt’oggi necessarie a comprendere i rigurgiti di violenza e di femminicidio che segnano il presente .
Nessun accordo propone dunque la Merteuil “nessuna complicità, nessuna connivenza. E’ nella complicità, e soprattutto nel diniego, nel disconoscimento, nella cecità di fronte alla complicità, che si annida il più grave degli errori“.
Non vi aspettate alcuna emancipazione dagli uomini, scriveva all’alba della rivoluzione francese Laclos rivolgendosi al sesso femminile nei suoi scritti su”L’educazione delle donne”. Che interesse avrebbero a concedervela, per ritrovarsi poi a dover dividere il mondo con voi?.
di RENZO SICCO
TEATRO CARGO e RELAZIONI PERICOLOSE
AL TEATRO AGNELLI 14 GENNAIO ORE 21