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tre volte montagna
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Ludovico Sanmartino
SIGNORA CULTURINA
parole lette in scena da Silvia Nati
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Può la musica raccontare radici e storie? Certamente, ce l’ha insegnato Fabrizio De André con quel prezioso lavoro che è “Crêuza de mä”. Su queste stesse tracce si muovono Sanmartino e i suoi musicisti, in un percorso che miscela il miglior cantautorato alle parole e alle tradizioni degli alpeggi. Un racconto di piccole profonde migrazioni andata e ritorno dagli alpeggi delle valli alpine alla città. La trasformazione di un mondo e dei suoi abitanti.
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“Signora Culturina” narra una storia. La storia di un ritorno alle origini, della volontà di ribellarsi a quelle costrizioni dettate dalla società di oggi.
Parte dal 1970 per arrivare ad un futuro possibile. Racconta le migrazioni da valle e città e ritorno, ma anche un viaggio metaforico all’interno di un pollaio.
Alla fine il racconto, auspicato, della vita che torna nelle borgate che si ripopolano e riportano alla vita antichi mestieri e quel senso di comunità che difficilmente si può trovare nelle metropoli.
La linea narrativa parte dal preambolo per arrivare alla scelta di mollare tutto e ripartire. Termina poi con tre scenari realistici, proprio per questo cercati e voluti.
Ludovico Sanmartino è un giovane ma già affermato cantautore originario di Salza (Val Germanasca). La sua musica nasce dall’incontro tra la grande tradizione del cantautorato italiano e la canzone popolare. Scrive i suoi testi, con tocchi originali e poetici, in patois e in italiano.
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La Band
Ludovico Sanmartino, voce, chitarra, banjo
Paolo Bonnet, batteria, percussioni
Gianluca Bonnet, contrabbasso, basso elettrico
Matteo Pons, cori, armonica a bocca
Nicholas Scontus, chitarra elettrica
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“Signora Culturina”, il concept album
Testi e musiche: Ludovico Sanmartino
Arrangiamento: Sanmartino, Bonnet, Mosca, Pons, Scontus
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