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Roma, 17 Maggio 2012
Renato Rascel ha un forte legame con la citta' di Torino non solo per il fatto di esserci nato, ma per i tanti aneddoti ed episodi che hanno caratterizzato la sua vita.
Iniziando proprio dalla scelta del suo nome d'arte.
Un giorno infatti, passando davanti ad una vetrina di una profumeria della città, Renato si accorse di una cipria che riportava il nome : "RACHEL", e siccome in quegli anni si usava cambiare il prorio nome scimmiottando appellativi americani o francesi, Renato decise di usarlo come suo pseudomino. Ed è così che, per le strade di Torino, è nato Renato Rascel.
Tra gli episodi più divertenti che legano il grande artista alla città della Mole vi è sicuramente quello dei famigerati "tangheros". Nell'Italia degli anni '30 scoppiò la moda dei balli argentini ed in particolare dello stile "gauchos". Così Renato, con grande fantasia, creò un gruppo di perfetti tangheros dalle basette a punta e stretti corpetti, ma composto tutto da ragazzi dei quartieri romani (Borgo e Garbatella), spacciandosi però per Argentini doc.
Una sera il gruppo di "finti" argentini si esibì a Torino per uno spettacolo, ma lì trovarono i giocatori della Juventus che realmente provenivano dall'Argentina. L'artista li scongiurò di non rivelare al pubblico la vera identità e soprattutto la finta parlata maccheronica, i calciatori stettero al gioco e si divertirono molto.
Ma anche i personaggi interpretati da Rascel sono legati alla città di Torino come ad esempio il cappellano di "ENRICO 61" che ripercorre in commedia musicale i 100 anni dell'Unità d'Italia.
Per tutti questi aneddoti e per i tanti episodi che uniscono Renato Rascel alla città di Torino non possiamo che esprimere gratitudine e affetto. E' grande il tributo che questa città riconosce al padre della commedia musicale italiana come è grande l'amore che Renato ha avuto portando Torino sempre con sè.
Giuditta Saltarini e Cesare Ranucci Rascel
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