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Ristoranti a Santiago (CILE)
Massimo Arietto
Nella vita ci sono casualità che fanno molto piacere.
Un giorno di ottobre del 1999 eravamo al nostro secondo tour in Sud America e passeggiavamo per Santiago nel quartiere Providencia, alla ricerca di un ristorante, L’Azul Profundo, di cui ricordavamo il nome, il piacere di quello che avevamo mangiato, ma non l’indirizzo.
Giravamo perduti e a vuoto quando dall’altro lato della strada vediamo transitare un uomo in calzoncini corti e maglietta granata del Torino Calcio.
“Allora” dico forte “cosa ci fa in Cile uno con la maglia del Toro?”.
Mi giunge una risposta in piemontese “perché sun ad Rundisun!” (perché sono di Rondissone).
Gli dico che siamo quasi concittadini perché mia madre è di Borgo d’Ale, due paesi dopo il suo, così cominciamo a parlare. Gli raccontiamo chi siamo e poi chiediamo se ci può aiutare a trovare il ristorante.
Quando chiediamo se sa “dov’è l’Azul Profundo?” ci risponde “Certo che lo so, è mio!”
Inutile dirlo, ci trascina al ristorante e siamo suoi ospiti.
Da allora quando sono a Santiago penso due volte prima di andare in hotel perché se no si offende. Un posto a casa sua per me c’è sempre e in quell’occasione torna a cucinare e, credetemi, ne vale la pena!!!
Il suo nome, dimenticavo, è Massimo Arietto.
Se passate a Santiago e non siete juventini, andate a trovarlo.
Renzo Sicco
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