
Incroci 2011
Un viaggio fra gli itinerari risorgimentali
INCROCI, la rassegna teatrale realizzata dalla Provincia di Torino con la direzione artistica di Assemblea Teatro e Teatro delle Forme, giunge alla sua quattordicesima edizione proseguendo il solco intrapreso dal 1997: coniugare l'arte al territorio e alle realtà culturali che vi operano, far conoscere angoli della provincia, arricchirli con un'offerta teatrale di qualità.
Il cartellone in questo 2011 non poteva non "incrociare" il 150esimo anniversario dellUnità d'Italia incontrando sul suo percorso i luoghi del risorgimento, con l'intento di contribuire alla valorizzazione di un patrimonio storico diffuso nella provincia attraverso la promozione della sua conoscenza.
Differenti spettacoli e differenti percorsi per scoprire, anche attraverso il teatro e la musica, i luoghi del potere, della letteratura, del giornalismo, quelli della devozione, del lavoro, dell'emancipazione, della prigionia e delle guerre. Ad Assemblea Teatro e Teatro delle Forme il compito di disegnare una rassegna capace di intrecciarsi con il tratto artistico di Incroci e con la storia e la cultura degli spazi in cui si realizzano gli eventi. Eccoci allora a parlare dela Patagonia scoperta e studiata dal missionario Alberto Maria De Agostini proprio tra i salesiani del chierese, le avventure e le marachelle del giovane Gianni Stoppani nel Castello di Ivrea, il ritorno degli Inti-illimani Historicos, testimoni dei duri anni delle dittature latinoamericane, in una Fortezza, quella di Fenestrelle, che è stata anche prigione, i pettegolezzi delle dame di corte nel bellissimo scenario del Castello sabaudo di Moncalieri, le storie partigiane di un giovane combattente a Bricherasio e un doveroso ricordo della buia pagina d'Italia, quella della strage di Bologna, all'insegna della musica di Francesco Guccini a Pomaretto.
Teatro delle Forme si muoverà poi sugli stessi itinerari tra i Comuni di Piobesi, Agliè, Rivarolo Canavese, Carmagnola, Chieri, Pecetto Torinese.
12 appuntamenti, 12 incontri tra terra e cultura, per una rassegna 2011 segnata dalla storia di una Provincia nella quale, come lo stesso Re ebbe a dire, nacquero "le idee e gli uomini che fecero per primi l'Italia".
L'inizio è previsto 23 giugno a Riva presso Chieri nel nuovo Museo del Paesaggio Sonoro con
DON PATAGONIA
la vita di padre Alberto Maria De Agostini
lo spettacolo prodotto da Assemblea Teatro in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" di Torino che è già stato occasione di ponte tra Sud America e Italia in una tournèe realizzata nello scorso mese di marzo 2011.
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Don Patagonia
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testo di Laura Pariani
con Lino Spadaro, Andrea Castellini, Angelo Scarafiotti, Manuela Massarenti, Luca Occelli
Regia di Renzo Sicco
Musiche di Sigur Rose
"Tierra del fuego"e altri filmati di Alberto Maria De Agostini
sono gentilmente concessi in uso dalla
Cineteca Storica del Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" di Torino
Un salesiano alla "fin delmundo", un italiano dotato di grande curiosità, abilità e buona visione del mondo, quello ancora da scoprire, da conquistare. Un uomo di fede che disegnò gli angoli sperduti e gelidi del sud di Cile e Argentina e che provò a osservare la "creazione" attraverso macchina fotografica e carte topografiche. Questo è Padre Alberto Maria De Agostani, padre salesiano la cui storia aprirà INCROCI a Riva presso Chieri.
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Gianni detto Burrasca
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regia: Gianluigi Gherzi
elaborazione drammaturgica: Gianluigi Gherzi e Loredana Perissinotto
musiche: Rudi Trudi, George Winston,
Tom Waits, The Doors, Zap Mama, 99 Posse
con: Cristiana Voglino, Angelo Scarafiotti, Monica Fantini
E ora, caro giornalino mio, ti chiudo e mi accingo a separarmi da te per qualche giorno, ma son contento perché tu mi aiuti a compiere una buona azione e a far rifulgere la verità contro tutte queste invenzioni, come le chiama il mio amico Gianni Balestra!...
Così un monello "inconfondibile" - Gian Burrasca - concludeva il suo diario, era il 1908 e si chiudevano le avventure inventate dal "giornalista" Bertelli, in arte Vamba, che avrebbero conquistato milioni di piccoli lettori. Oggi IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA è stato inserito tra i 10 libri ritenuti, a ragione, fondamentali del periodo del Risorgimento italiano e Assemblea Teatro, che da quasi vent'anni porta Giannino Stoppani nelle scuole e nei teatri italiani, lo presenta all'interno del suggestivo scenario del Castello. Una serata per ripensare il fortissimo valore divulgativo ed educativo che un piccolo giornale illustrato ha avuto nella storia italiana del '900.
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Inti Illimani Historico
Ritratto di gruppo con assenza
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Inti Illimani Historico
con Mattia Mariani e Silvia Nati
Uno dei più famosi gruppi della storia della musica del Novecento torna in Italia con la formazione Inti Ilimani Histórico, formata da tre Inti storici del gruppo, Horacio Salinas, che è stato direttore artistico negli anni più importanti del gruppo e continua ad esserlo ancora oggi, Horacio Durán e Josè Seves. Accanto a loro nuovi musicisti, Fernando Julio, Camilo Salinas e Danilo Donoso per un sound fra innovazione e tradizione. Inti-Illimani, ovvero "sole dell'Illimani", imponente e innevata montagna che si erge nelle altezze andine di La Paz, Bolivia, è il nome con il quale gruppo fu battezzato, nel 1967, dal chitarrista boliviano Eulogio Dávalos, per la loro passione per la musica dell'altopiano andino. Gli Inti-Illimani si identificano con la storia musicale del continente latino americano, coi suoi strumenti più caratteristici.
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TUTTE LE DONNE DEL RE
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testo di Fabio Arrivas e Renzo Sicco
regia di Lino Spadaro
con Manuela Massarenti, Cristiana Voglino, Valentina Volpatto, Gisella Bein, Simona Nasi,
Marlene Pietropaoli, Roberta Fornier, Silvia Nati, Pietro Del Vecchio
e il duo Edoardo De Angelis e Anna Barbero in musica dell'800 italiano
Si può in uno spettacolo parlare di un Re senza averlo sulla scena?
Certamente, se a parlarne sono solo donne e tra esse diverse amanti quali Laura Bon l'attrice, la Maestrina di Frabosa o
la medesima moglie Maria Adelaide. Tutte parlano anche di Rosa Vercellana, la Bela Rosin, divenuta moglie morganatica
nel 1869, e di lei discutono anche le molte donne appartenenti ai salotti dell'aristocrazia piemontese, tanto riservata quanto
pettegola, e sicuramente ostile alle arditezze amorose di Vittorio Emanuele II.
Lo spettacolo offre un'occasione particolare per rileggere i primi anni dell'Unità nazionale.
Un omaggio al passato d'Italia, e del Piemonte in particolare, realizzato con garbata ironia e grande divertimento.
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Santibriganti Teatro/ Toni Mazzara e Stefano dell'Accio
Via Paolo Fabbri 43
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da un'idea di Stefano Dell'Accio
collaborazione ai testi di Monica Bonetto
collaborazione alla messa in scena di Nino D'Introna
musiche di Francesco Guccini
una produzione Santibriganti Teatro
"Bello, interessante, gustoso.
Non è proprio tutto vero, ma il teatro, a volte è meglio del vero. Andatelo a vedere"
Francesco Guccini (Bologna 14/12/2001)
Incroci 2011 ama non abbandonare buone idee, o abitudini. Quindi nuovamente in scena per il 2 di agosto un omaggio, VIA PAOLO FABBRI 43, una serata per continuare a raccontare e non dimenticare una fra le stragi più inquietanti della storia repubblicana, la strage della stazione di Bologna.
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Accademia dei Folli
Miravo alle stelle
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con
Enrico Dusio e Carlo Roncaglia
e con
Enrico De Lotto: contrabbasso
Vincenzo Novelli: chitarre
Giò Dimasi: percussioni
testo: Emiliano Poddi
musiche e arrangiamenti: Enrico De Lotto
regia di Carlo Roncaglia
Un uomo, isolato in una cascina, attende una telefonata. È un giovane partigiano e sta aspettando di entrare in azione… nel breve tempo di una notte gli passa davanti tutta la sua vita… i duri giorni da partigiano, l'arresto, l'amore lontano, i dubbi, le paure. È un viaggio toccante dove gli ideali e ogni tipo di retorica vengono, in qualche modo, posti in secondo piano rispetto all'Uomo, alla sua forza ed alla sua fragilità. Opposti che si scontrano e si incontrano; mentre fuori, la guerra e la dittatura imperversano. Si impongono delle scelte, con le dolorose rinunce che inevitabilmente comportano.
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