Consiglio regionale del Piemonte e Comitato regionale Resistenza e Costituzione
Comitato Provinciale Resistenza, Costituzione, Democrazia
presentano
Voci dei luoghi
Guerra e Resistenza 1940-1945
Sei anni di resistenza, al fianco di chi testimone ancora in vita ci accompagna per raccontarla, narrando la Storia, anzi le storie, in cammino per tutto il Piemonte. Questo percorso, realizzato da Assemblea Teatro con il sostegno del Comitato regionale Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e, dal 2010, con il Comitato Provinciale Resistenza, Costituzione e Democrazia, ritorna anche nel 2012, con un significato che cresce più ci si allontana dal 25 aprile 1945.
L’inizio, nel 2006, vide in scena alcune serate segnate dalle parole di “grandi” uomini della lotta di Resistenza che seppero vivere, lottare o morire, dando un importante contributo alla nascita e alla crescita dello Stato repubblicano (da Bianca Guidetti Serra a Primo Levi, da Emanulele Artom ad Ada Gobetti). Poi il lavoro successivo sul territorio ha offerto l’occasione unica di proporre diversi spettacoli che hanno raccolto parole, racconti, storie di “piccoli” eroi, uomini e donne che parteciparono attivamente negli anni della lotta partigiana contro l’invasore tedesco, e l’alleato fascista. Abbiamo volutamente messo da parte la retorica, i racconti delle gesta eroiche per fare luce su azioni che hanno segnato una quotidianità durata quasi due anni, che il 25 aprile ha visto centinaia di protagonisti, posate le armi, fare ritorno a casa e alla propria vita.
Tra queste ultime, la durissima esperienza di chi, partigiano ed ebreo, rischiava “due volte”! Nonostante ciò molti ebrei, come Beppe Sajeva, decisero con audacia di lottare per difendere la propria vita e la propria comunità. Accanto, l’amore. L’amore ai tempi della guerra, perché anche questo è un tassello di giornate che hanno continuato a essere vissute, nonostante tutto.
2012. Una nuova estate in cui proporre, in giorni dedicati alla vacanza e allo svago, un tema forte, centrale nella nostra storia. Assemblea Teatro racconterà le VOCI DEI LUOGHI attraverso il lavoro di Angelo Scarafiotti, Manuela Massarenti, Luca Occelli, Andrea Castellini e Gisella Bein. Le VOCI si muoveranno (e muteranno) di valle in valle. Willy Jervis e il suo diario saranno protagonisti a Villar Pellice, nella notte dell’anniversario della sua morte. A Formazza uno spettacolo “di confine”, quasi in terra svizzera, per raggiungere davvero tutti i luoghi del Piemonte. Quindi narreremo le gesta di Lulù, l’infallibile partigiano “trasformista” che seppe farsi beffa per due anni dei tedeschi ma non infine della morte. Saremo a Paralup con Marco Revelli a ricordare il padre Nuto e con Beppe Sajeva a Boves in settembre per celebrare uno fra gli eccidi più efferati di quel periodo.
Una versione mutevole e incisiva, uno spettacolo che saprà essere tanti spettacoli, quante sono le sfaccettature della vita in tempo di guerra.
La scheda
ASSEMBLEA TEATRO
Presenta
ERA PEGGIO CHE PER VOI
Storie di resistenza negli anni della guerraselezione dei testi a cura di Renzo Sicco
con Angelo Scarafiotti, Luca Occelli, Manuela Massarenti, Andrea Castellini, Gisella Bein
musiche dal vivo eseguite da Luca Zanetti
regia di Renzo Sicco
Beppe Sajeva e Lucas Chabras, il giovanissimo Emanuele Bottazzi, un curioso soldato brasiliano in Italia, Lucilla Jervis e il suo intenso e commovente diario. Sono alcuni dei protagonisti di un racconto che si propone di far parlare i luoghi della guerra e della resistenza.
ERA PEGGIO CHE PER VOI diventa – per l’edizione 2012 di VOCI DEI LUOGHI – spettacolo mutevole e sfaccettato. Un quadro capace di mutare forma di serata in serata a partire da un canovaccio solido e forte di decine di repliche. Assemblea Teatro offrirà così a ogni piazza, meta del percorso itinerante, una serata pensata ad hoc per quel luogo.
In Langa, ancora oggi, viaggia tra vigne e filari la leggenda di Lulù. Un eroe solitario, un “trasformista” che amava farsi beffe di tedeschi e fascisti andandogli sin sotto il naso con travestimenti incredibili. Fu donna, parroco, spesso ufficiale tedesco. Fu la guida di un gruppo non allineato che in sella alla moto e a una macchina solcava le strade di Langa per colpire il nemico. Lulù fu amato (e molto dalle donne!) e odiato. I comandi dovettero richiamarlo perché non stava “nei ranghi”. Non morì per mano tedesca, bensì sotto una raffica amica, un giorno che la bella divisa rubata a un ufficiale di Berlino non lo fece riconoscere ad altri partigiani.
Poco più a ovest, oltre Cuneo e ai piedi delle Valli, Boves è casa di un “simpatico” e lucidissimo ottantaseienne, Beppe Sajeva. Con lui, e con la sua lapidaria frase “Se mi beccavano era peggio che per voi”, si vuole raccontare la condizione di chi sui monti c’è stato con una doppia, pesante identità. Per i partigiani ebrei presi con le armi in pugno, non c’era scampo. “Balilla”- nome di battaglia di Sajeva – offre spunto per ricordare la quotidianità della guerra, le pagine dimenticate, i compagni russi “rispediti” in patria e l’assurda guerra contro il Giappone.
Resistenza fu anche prigione, e dolore. Willy Jervis, attraverso un doloroso quanto intenso diario riscritto da sua moglie Lucilla, racconta l’amore, la fede, la famiglia, l’attaccamento alla vita ma soprattutto la consapevolezza di essere un tassello di un evento, più grande al quale sacrificarsi. Resistenza fu giovinezza, quella di Emanuele, partigiano tra Bussoleno e l’alta valle di Susa, protagonista di pagine che narrano il coraggio (e le angosce) di chi, a soli 15 anni, scelse la fuga verso le montagne e la lotta per restare vivo.
Resistenza, infine, fu anche amore. Un contingente brasiliano, qualche centinaio di ragazzi meticci dalla pelle ambrata e le giovani italiane che di quei bellissimi ragazzi si innamorarono. Maurizio Maggiani, con la sua splendida scrittura, ricostruisce con documentazione, garbo e poeticità quest’altra parte di storia d’Italia, dimenticata.
Dar voce alla resistenza! Perché raccontare la Storia permette di mantenere vivi i suoi protagonisti.