Il libro
di Renzo Sicco
prefazione di Gian Paolo Ormezzano
Angolo Manzoni Editore
andare-vedere-sceneggiare-rappresentare… Il giornalista sportivo Gian Paolo Ormezzano parte da queste parole per raccontare, nella prefazione al libro “Sotto il cielo del Cile”, l’autore Renzo Sicco. Lo descrive come moderno giornalista, uomo che pratica, in modo particolare e inusuale, una forma di ricerca e racconto che nasce da ciò che vede. Forse lo si potrebbe chiamare giornalismo culturale, una ricerca volta ad essere, più che divulgata, letteralmente raccontata, con il tramite della parola e della scena. Un viaggiatore capace di sentirsi a casa propria ovunque, e – allo stesso tempo – di portare la propria casa, Torino, ovunque con sè. Renzo Sicco, in modo semplice e diretto, racconta il cielo del Cile così come lo ha vissuto nei suoi viaggi. Molte storie scoperte grazie a un’innata curiosità, divorate, assimilate e poi, grazie alla penna, portate a casa in valigia, pronte per essere nuovamente narrate.
Renzo Sicco ha conosciuto il Cile tournée dopo tournée, viaggio dopo viaggio. E’ salito su un mercantile per arrivare, attraverso le rotte commerciali, nel sud più estremo, quello della Patagonia, quello della leggendaria fin del mundo, ha seguito carovane che andavano nel nord, in un deserto dove sbocciano le rose una sola volta l’anno, e lì ha trovato in un caffè una giovanissima musicista che sarebbe diventata protagonista in diversi lavori di Assemblea Teatro. Ha dato vita con un proprio spettacolo all’idea di un Teatro nel Museo de la Paz a Villa Grimaldi, ha stretto le mani di pescatori come quelle di grandi scrittori e ha ascoltato marinai o minatori che avevano storie da raccontare.
“Sotto il cielo del Cile – racconti dal fin del mundo” è tutto questo. E’ suggestioni, emozioni, fatica e lavoro che, dopo molti e molti viaggi al fin del mundo, lo hanno portato persino a raccontare il funerale di Pablo Neruda, proprio nelle stesse case dove il Poeta Cileno aveva vissuto, rivolgendosi a un pubblico di persone che quell’evento vissero in prima persona.
“Sotto il cielo del Cile – racconti dal fin del mundo” è anche un vero e proprio “catalogo” in parole che affianca la mostra fotografica omonima presentata da Assemblea Teatro e curata da Marco Pejrolo un necessario compagno di molti tra quei viaggi.