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Le parole la musica

18 novembre, 2024 - 07:08

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MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN

RENZO SICCO: due incontri con SHEL SHAPIRO e MARCO BASSO

il 16 novembre alle ore 17

il 7 dicembre alle ore 17

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LE PAROLE LA MUSICA

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Non molti anni fa abbiamo proposto al Mausoleo della Bela Rosin un viaggio nella musica attraverso le immagini e le parole.

Le immagini erano quelle di 500 copertine dei mitici LP, gli album destinati nel secolo scorso a trasmetterci la musica; le parole erano quelle di musicisti, critici musicali e giornalisti che di musica si erano con passione occupati.

Tra loro, ad aprire il percorso nel primo incontro fu Ernesto Assante, col suo amabile e indimenticabile sorriso.

È stata una bellissima avventura seguita da centinaia di spettatori desiderosi di condividere le sensazioni che riascoltare quei suoni provocava in loro.

Su quell’onda ecco un nuovo progetto che abbiamo avviato con Hiroshima Mon Amour, “chi se non loro per parlare di musica a Torino”, RAP IN THE CASBAH. Il titolo evidentemente fa riferimento ai The Clash, gruppo simbolo di quella grande evoluzione della musica che è stata il punk e ci invita a leggere le trasformazioni di oggi con l’ingresso dell’hip hop e del rap.

Rap in the Casbah OK BIG

Partecipo volentieri anche come uditore a questo progetto per capire, perché ormai anagraficamente mi è distante. Ma curerò anche tre incontri con altrettanti amici e la composizione di uno spettacolo perché l’intreccio tra musica e parole è da sempre stato un mio obiettivo.

Il 16 novembre incontrerò al Mausoleo della Bela Rosin, alle ore 17, Shel Shapiro. Ho organizzato i suoi concerti a Torino ma attenti… stavolta parliamo soltanto, lui non suonerà, perché tante sono le cose che dobbiamo dirci.

Shel ShapiroShel Shapiro

Infatti, Shel è stato il mito dei miei 13 anni, altri hanno avuto i Beatles, io ho avuto i Rokes. Sono stati le parole della mia generazione e adesso dobbiamo capire come si parla “nelle” e “con” le giovani generazioni. Bisogna saper vivere per farlo e Shel è molto autorevole in questo campo.

Ultimo ulteriore incontro il 7 dicembre, sempre al Mausoleo della Bela Rosin con un altro amico, Marco Basso. È un giornalista che sa raccontare cosa avviene a Torino nella musica ma conosce approfonditamente quel filone chiamato classic rock – rock progressivo.

Con lui parlerò di un progetto nuovo e particolare che ho in testa a proposito di parole e musica.

C’è stato un gruppo inglese che ha preso un libro e lo ha raccontato con i suoi suoni eliminando le parole. Sembra un assurdo rappresentare un libro “senza le parole”, ma lo si poteva fare perché, in quel periodo, la musica era decisamente visionaria. Con Pink Floyd, Amon Düül, Grateful Dead, è stata “visione”, da un lato all’altro degli oceani, e il libro racconta proprio una storia sulla sponda dell’Oceano dove accadde anche la battaglia di Dunkerque.

snow goose VERDEThe Snow Goose

Adesso l’idea è quella di riascoltare quel disco facendoci ritornare le parole raddoppiando il racconto come una chiusura del cerchio.

Il gruppo in questione si chiama CAMEL e con Marco parleremo di loro.

Lo spettacolo invece potete vederlo il 18 dicembre sera alle 21 ad Hiroshima e si intitola come il libro e come il disco “The Snow Goose”.

Renzo Sicco

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