Sabato 4 luglio, a Salza di Pinerolo, in Borgata Didiero, passiamo e torniamo al ricordo di Gino Baral e del lavoro realizzato con lui alla miniera Gianna di Prali (l’ecomuseo Scopriminiera riapre ai visitatori dal prossimo 11 luglio) riportando in scena Le rose di Atacama.
Sepúlveda riteneva a ragione che l’America Latina confini al nord con l’odio e che dopo le dittature militari non avesse più punti cardinali.
Grazie ai suoi scritti conosciamo cosa è accaduto realmente in Sud America e quello che la sua gente è stata costretta a vivere. Le rose di Atacama sono una metafora di utopia, libertà, coraggio e una tenace quanto implacabile richiesta di giustizia.