Con:Giovanni Boni, Mattia Mariani, Silvia Nati, Sonia Belforte, Gisella Bein, Angelo Scarafiotti
Nella Tipografia che Neruda visitò con la moglie Matilde negli anni 60 Sicco e Compagnia propongono una rievocazione avvincente della storia del Nobel per la Letteratura morto in ospedale non di cancro com’era stato comunicato ufficialmente ma, molto probabilmente, perché avvelenato dai golpisti legati a Pinochet. Purtroppo le lunghe indagini medico-legali non sono ancora riuscite a formulare un verdetto univoco sul decesso.
L’opera teatrale rievoca il percorso del geniale poeta e allo stesso tempo un pezzo di storia del Cile che è esposta con rispetto, partecipazione, attenzione.
Assemblea Teatro ricorda inoltre la mobilitazione spontanea, dopo la morte di ‘Pablo’, di tanti cittadini che seguirono il feretro nonostante i rischi cui si esponevano per il coprifuoco imposto dal regime. Erano poche persone, inizialmente, a seguire il corteo funebre ma sono diventate via via tantissime: hanno vinto la paura e trovato il coraggio per accompagnare come si doveva Neruda, il poeta, il’loro’ poeta, nell’ultimo viaggio.
Di Neruda il mondo conosceva tutta la vita, anche grazie allo stupendo volume “Confesso che ho vissuto” che si ferma però all’incresciosa scena dell’11 settembre con la morte dell’amico Salvador Allende.Nessuno aveva raccontato quella manciata di 12 giorni che il Poeta, Premio Nobel per la letteratura ha vissuto nell’isolamento più totale in estrema solitudine dopo il golpe di Pinochet.
La scrittura de’ “Il funerale di Neruda” è stato il tentativo di ricostruirli attraverso la raccolta di diverse testimonianze.
Giorni terribili sino alla morte del poeta, alla veglia e al momento in cui il suo funerale radunò, nonostante il coprifuoco, una folla sterminata, trasformando un atto d’amore e stima, per il cantore della cultura e della lingua sudamericana, nell’unica manifestazione di massa di quei giorni contro il regime.
Lo spettacolo si sviluppa, come una veglia funebre senza tempo che attraversa la vita del Cile prima e dopo il Golpe dell’11 settembre.
La solitudine dei testimoni isolati nella loro paura per il terrore imposto tutto intorno cresce e si dilata. La stessa bara del poeta, come le sue case, diviene architettura di fantasia, trionfo di allegria e resistenza.
Il lavoro è un omaggio al pensiero e alla poesia ma soprattutto al coraggio e alla forza salvifica della parola.
Pablo Neruda e Alberto Tallone ad Alpignano
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Buongiorno
vorrei prenotare 2 posti per questo spettacolo
Mi da cortesemente riscontro?
Grazie e buon proseguimento
Paola
Buon giorno a lei! Non raccogliamo prenotazioni, è sufficiente recarsi al giardino della Tipografia. Buono spettacolo