Da esattamente trent’anni Franco Settimo (Mondovì, 1950) coltiva la passione per la canzone d’autore italiana, passione che si estrinseca principalmente nella ricerca continua di dischi, italiani ed esteri, di svariati formati e velocità di rotazione (16, 45, 33 e 78 giri), ma rigorosamente in vinile. La collezione che si è venuta a consolidare nel corso degli anni è ritenuta dai cultori (il Club Tenco in primis) la più cospicua tra quelle presenti in Italia sul tema della canzone d’autore e numericamente molto significativa dal momento che comprende più di 10.000 esemplari. Vi sono rappresentati tutti i maggiori (ma senza sottovalutare gli oscuri, purchè meritevoli) esponenti del fenomeno cantautorale andando a ritroso nel tempo da Vinicio Capossela fino a Rodolfo De Angelis, un “canzonettista” (come egli stesso amava definirsi) estremamente prolifico soprattutto negli anni trenta del secolo scorso.
Franco Settimo è coautore di alcuni testi (Ivano Fossati, Fabrizio De André) a prevalente connotazione discografica pubblicati dall’Editore Francesco Coniglio di Roma e collabora con alcune riviste a carattere musicale (RARO!, MUSICA LEGGERA) e, sistematicamente, con l’istituto per i Beni Sonori e Audiovisivi, nel quadro di un ambizioso progetto volto a catalogare l’intera produzione discografica nazionale. A partire dal 2008 ha curato diverse mostre iconografiche nel quadro di iniziative musicali di respiro più ampio (Dallo Sciamano allo Showman, Rassegna Tenco, Omaggio a Giorgio Gaber): tra queste, meritano di essere ricordate, una mostra dedicata alla versatilità di Sergio Bardotti, tenutasi a Pavia, città natale del grande paroliere, e una seconda, “Crome poliCrome”, dedicata alle illustrazioni discografiche di grandi firme dell’arte pittorica e figurativa. Sue, infine, sono moltissime delle registrazioni di 78 giri italiani del periodo 1930-1960, andate in onda nella rubrica Notturno Italiano di RAI2 , curata dal cantautore Pierluigi (in arte Piji) Siciliani, qui in veste di conduttore.