50 anni. Certo, quando fu realizzata la scritta assemblea teatro come prima azione su di un muro erano imprevedibili.
Pertanto, sono un risultato straordinario considerando che è un traguardo difficile da raggiungere anche nelle relazioni.
La nostra storia è andata ben oltre ai sogni più sfrenati. Ma la nostra visione prevedeva senz’altro di durare nel tempo. Abbiamo lavorato sempre su progetti di lungo periodo senza mai cadere nella fretta del successo successivo.
Ci siamo concepiti come gruppo e in qualche modo ci siamo sentiti famiglia. D’altra parte come puoi comunicare l’onestà del lavoro che porti in scena se non sopporti e stimi quelli che sono in palcoscenico con te?
Certo gli screzi non sono mancati e anche a volte le discussioni feroci, però mai violente. Siamo stati attenti a non soffocarci. Abbiamo vissuto un gruppo aperto così che tutti hanno partecipato o realizzato altri progetti ma restando insieme perché sappiamo di condividere qualcosa di unico, quella chimica che ti rende più forte di quanto lo saresti individualmente.
Poi, e gli ultimi lunghi tour internazionali sono a dimostrarlo, ci piace la nostra compagnia: ci divertiamo perché’ ci conosciamo incredibilmente bene e ci sappiamo rispettare. Certo, in tanto tempo, tra alti e bassi qualche variazione nella formazione c’è stata, ma il gruppo non si è mai fermato e ancora oggi “campare di rendita” sarebbe da pensionamento. Siamo un collettivo vivo carico di idee volontà sogni e con tanti obiettivi.
Renzo Sicco