fascia d’età: 14 anni
In occasione della giornata contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola
O.P.S. Officina Per la Scena
Soliloquio dell’identità sociale, del diverso e delle sue vittime
di e con Luca Busnengo
aiuto regia Michele Guaraldo
musiche Giorgio Audrito
consulenza Dott. Massimiliano Vallini
Kafka afferma che una crisi dell’IO implica un “oscuramento” della coscienza, una perdita della propria percezione di esistere.
Sono sempre più numerose le vittime di un sistema sociale che tende a far sentire emarginati e “diversi”; la storia del ciccione o del gay presi di mira sul web, a scuola o in qualunque altro luogo di incontro tra esseri umani è talmente frequente che rischia di diventare un noioso luogo comune e a scomparire tra le tonnellate di notizie che ci vengono proposte ogni giorno. Una società che cambia modelli ad una velocità vertiginosa; chi è in grado di starle dietro forse apparentemente si riesce a salvare, chi invece cerca di rispettare la propria indole e non segue la moda del momento non è più un esempio da seguire ma viene catapultato su un terreno minato dal giudizio e, nella maggior parte dei casi, dal disprezzo degli altri; improvvisamente senza avere il tempo di accorgersene ci si trasforma da speciali in diversi.
Poiché la società diventa sempre più flessibile nessuno deve più indugiare nella rigidità di sé, ma si deve spogliare di una faccia sempre uguale. E sembrerebbe che ciò sia utile per impedire la violenza delle identità ma in realtà lo è solo all’apparenza perché qui si annida una trappola. Questa trappola è la caduta catastrofica del sentimento di sé, il venir meno in ultima analisi dei legami sociali, che si indeboliscono.
Difendere la propria identità significa difendere anche quella degli altri, come la propria con pieno diritto all’esistenza e non al suicidio, con pieno diritto alla vita e non alla morte.
Sulla scena un attore comune, un personaggio anonimo, uno scarafaggio come tanti, che racconta storie, storie di disagi, storie personali, individuali o collettive, storie di suicidi, di cambiamento e di trasformazione, insomma di metamorfosi per dar voce ad una problematica che affligge un’ intera generazione.