Informativa Cookie

Si va Leggeri in Certi Viaggi

17 giugno, 1995 - 16:56
testi: Gabriele Romagnoli
supervisione musicale: Vittorio Nocenzi
direzione artistica del progetto: Renzo Sicco
chitarra: Fausto Bonvini
basso: Igor Bellei
batteria: Roberto Leardi
voce e chitarra: Elisabetta Pogliani
voce: Roberta Triggiani
immagini e danza: Paolo Sicco
immagini e danza: Laura Casano
A T M AssembleaTeatroMusica

Un titolo manifesto che segnala la volontà di partire, di avviare un progetto. Un andare dentro la musica e dentro il teatro con desiderio ed energie nuove e forti, ricchi della storia e del patrimonio che i due linguaggi hanno via via accumulato nella loro storia secolare ma soprattutto dei segni che hanno saputo sviluppare nell’universo giovanile in questi ultimi decenni. Tutto questo con leggerezza, mettendo al primo posto la creatività. Una leggerezza che vuole essere un pieno, contro la pesantezza del vuoto. Leggerezza che è sfida, disciplina, concentrazione al servizio di un immaginario sonoro che si sviluppa in una lunga suite di oltre un’ora che attraversa differenti stili e sonorità. Leggerezza nel ripartire dall’essenziale, dunque una formazione chitarra-basso-batteria sostenuta da una tecnologia minima ed indispensabile senza ingombri ed invadenze. Leggerezza a più voci che producono canto ma anche parola detta, sussurrata, suggerita ad evocare sensazioni.Tutto questo in viaggio.Un viaggio nella musica e nelle parole. Viaggio che è sempre occasione di incontri, in questo caso tra giovani musicisti e giovani attori, e tra questi ed un giovane scrittore-giornalista quale Gabriele Romagnoli. Il concerto che ne risulta è dunque una sorta di terreno d’incontro, una immaginaria piazza dove i diversi generi dell’occidente tecnologico arrivano come riverberi, colonne sonore di scorie tribali, spettri dell’immaginario.
Gli ATM sembrano navigatori che saltano di zona in zona, che toccano incroci fuggevoli e affollati, siti dimenticati dal progresso veloce dove giacciono memorie che nessuno vuole più usare o anche approdi solitari e romantici. A volte percorrono una navigazione tranquilla e notturna dove i pensieri possono prendere il ritmo dolce delle onde, altre volte c’è confusione, interferenza, caos. A volte la voce è un primo piano, a volte la chitarra incalza appena un passo avanti al ritmo, altre volte scorrono flussi, correnti, vere e proprie idee di paesaggio costruito per suoni. Musica fatta di segnali, antenne, macchie di colori, rumori, ritmi e melodie, musica come sovrapposizione di piani sonori, differenti ma integrati, con una precisa collocazione nello spazio tra passato, presente e futuro. Un viaggio dove al momento non è importante la destinazione, ma il fatto stesso di mettersi in cammino, un viaggio dove più che la meta conta il percorso, i compagni di strada e gli incontri con il pubblico che su questo cammino si incroceranno. Insomma “si va leggeri in certi viaggi” è un concerto fuori dal comune, uno spettacolo teatrale guidato dal suono, una scrittura oltre le regole della pagina fissata sopra uno spartito, ma soprattutto è un lavoro di un ensemble di artisti che hanno ancora voglia di scoprire

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>