Teatro Pè de Vento e Assemblea Teatro
spettacolo in lingua italiana – canzoni in lingua italiana e portoghese
un testo ispirato da una lettera ai giovani studenti portoghesi di Manuel Antonio Pina
interpretato da Rui Spranger e Valeria Benigni
regia di João Luiz
canzoni eseguite dal vivo da Betti Zambruno e Piercarlo Cardinali
Buongiorno! Bom dia!
Buongiorno. Mi dice un secondino. Bom dia. Diz-me um guarda.
Non lo sento guardo solo Eu não ouço apenas olho
il grande mazzo di chiavi das chaves o grande molho (…)
vomito insopportabile di ironia vomito insuportavel de ironia
Buongiorno perché buongiorno? Bom dia, porquê bom dia?
Nel fondo la mia bocca ringhia No fundo a minha boca rugia
Senta, signora guardia Olhe, senhor guarda
Qui è notte, non c’è nessuno, Aqui énoite, ninguém mora,
getti questo buongiorno là fuori deite esse bom dia lá fora
perché là fuori si che c’è un buongiorno! porque lá fora è que è dia!
[Luís Veiga Leitão – Manhã]
Una storia poetica, leggera, capace di comunicare ai giovani vissuti da sempre in libertà la durezza della sopraffazione della dittatura e della prigionia in ogni paese della terra.
“Il tesoro” è una storia composta da diversi frammenti di memoria narrati in maniera apparentemente divisa o dispersa dove si sommano e rendono visibili le assurdità dei regimi dittatoriali. Una memoria sonora come una traccia sottotesto accompagna il racconto e lo guida.
La rappresentazione sulla scena celebra la lunga traiettoria della lettera che Manuel Antonio Pina scrisse per offrirla all’Associazione 25 aprile che nel corso degli anni l’ha distribuita in migliaia di esemplari nelle scuole di tutto il Portogallo.
Lo spettacolo rappresenta un omaggio al suo autore scomparso e alla “Rivoluzione dei garofani” che ha portato la liberazione dalla dittatura indicando nella fraternità del popolo una possibile via oltre il silenzio e la sottomissione al potere attraverso la democrazia, il lavoro e la vita.
Riflettere sulla “primavera portoghese” di 40 anni fa, come su quelle di Spagna, Argentina, Cile o del nostro stesso Paese, ci aiuta a capire come la caduta di una dittatura produca anche il ritorno nella propria terra di origine di quelle migliaia di esuli, migranti, cittadini dispersi, ancora oggi in molti altri paesi, dalla legge della guerra e della paura.