A 10 anni dalla scomparsa del cantautore,
Assemblea teatro lo ricorda con
GIROTONDO INTORNO AL MONDO
VIAGGIO MUSICALE E ALIMENTARE NEI CONTINENTI
testo di Renzo Sicco
canzoni di Sergio Endrigo
si ringrazia Claudia Endrigo per la gentile concessione
Sergio Endrigo moriva 10 anni fa, nel mese che si porta via la spensieratezza dell’estate, in settembre. Un artista poliedrico, viaggiatore, amato e ricordato in Brasile, forse più che nel paese d’origine, dove oggi pare quasi dimenticato.
Lo si vede anche scorrendo il sito a lui dedicato, bello, ricco, interessante, ma con una sezione “news” che oltre il 2011 non va.
Facciamo allora un salto indietro e raccontiamo Sergio Endrigo.
Emigra, come tanti costretto, dalla Dalmazia nel 1947, a Venezia. Studia in un collegio per profughi dalmati dal quale sarà “cacciato”. Prende una chitarra in mano, non entra alle “Poste” come voleva la mamma, ma inizia la sua carriera tra piano bar e localini. Dopo alcuni anni la scelta: “Provo la carta discografica come cantante oppure emigro in Australia, in Canada, vado a lavorare, cambio tutto”.
E qui il salto. Fu Nanni Ricordi insieme a Franco Crepax a fargli firmare un primo contratto. Avevano portato in sala d’incisione Paoli, Tenco, Gaber, Jannacci, Bindi, c’erano Gianfranco e Giampiero Reverberi come arrangiatori. Insomma, un pezzo di musica italiana stava lì. Poi RCA, i successi, la scrittura, sempre legata alla letteratura e alla poesia che tanto amava.
IO CHE AMO SOLO TE, ADESSO SI’, DOVE CREDI DI ANDARE, CANZONE PER TE sono le canzoni portate a San Remo negli anni ’60. Quindi LA COLOMBA, ma anche l’amicizia con il maestro Bacalov e le canzoni per bambini scritte da e con il poeta brasiliano Vinicius De Moraes (LA CASA, IL PAPPAGALLO, LA PULCE, LA PAPERA, L’ARCA,…) e i testi di Gianni Rodari (CI VUOLE UN FIORE, NAPOLEONE, HO VISTO UN PRATO, ecc…).
Ha fatto anche del teatro, ha conosciuto moltissimi Paesi del Mondo (Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, Cuba, ex Unione Sovietica, ex Jugoslavia (Croazia, Bosnia e Serbia), ex Cecoslovacchia, Romania, Bulgaria, Giappone, Israele, Grecia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Francia, Germania, Turchia, Uruguay), e, poco prima di morire, ha regalato, proprio ai più piccini, un importante progetto, Ci Vuole Un Fiore (una serie di spettacoli teatral-musicali a difesa dell’ambiente e della natura, rivolto ai bambini e ai ragazzi delle scuole). Un commiato che diede al cantautore molte soddisfazioni.
Settembre, Sergio Endrigo ci ha lasciati mercoledì 7 dell’anno 2005.
Oggi Assemblea Teatro lo ricorda mettendo in scena 12 di quelle sue canzoni pensate e scritte per i piccini: LA CASA, IL DOLCE PAESE, CI VUOLE UN FIORE, LA PAPERA, PAPPAGALLO, L’ORIENTE, L’ARCA DI NOE’, LA PULCE, PERCHE’ NON DORMI FRATELLO, NAPOLEONE, MI HA FATTO LA MIA MAMMA, GIROTONDO INTORNO AL MONDO. Tutti i brani sono stati rivisti e riarrangiati in chiave moderna e brillante da Matteo Curallo.
Grazie amici e amiche di ASSEMBLEA TEATRO, è stato un bellissimo spettacolo che ci ha ricordato una volta di più come artisti cristallini come Sergio Endrigo hanno fatto da colonna sonora alla nostra vita. Sono come le madeleinettes proustiane, basta un loro verso e la memoria si accende.
E’ del resto ciò che accade anche con il vostro lavoro teatrale, ormai siete una presenza famigliare per moltissimi e io tra essi.