In genere le produzioni di una compagnia teatrale durano il tempo di una stagione.
Non è così per Assemblea Teatro che ha in repertorio opere nate oltre 20 anni fa, rappresentate per centinaia di repliche per i pubblici più diversi di 32 paesi del mondo.
Uno di questi lavori è pronto a prendere vita nuova.
Si tratta de IL FUNERALE DI NERUDA.
Infatti Renzo Sicco, appoggiato dal necessario Giovanni Boni (interprete di Pablo Neruda nella versione italiana) dirigono gli attori della compagnia Seiva Trupe, una storica compagnia portoghese la cui data notarile di nascita è l’11 settembre 1973 (quando si dice la concasualità) per la nuova messa in scena in lingua portoghese grazie alla traduzione di Eduardo Leal.
Davvero significativo poter allestire quest’opera nel paese lusitano, uno dei pochi luoghi in Europa ancora attento alla parola poetica e alla poesia.
Neruda, Nobel della letteratura, ne rimane un artefice e un simbolo e la sua storia intrecciata a quella del Cile ne resta metafora e icona.
Il sottotitolo “Cravos vermelhos para Pablo”, garofani rossi per Pablo, in un paese che nei giorni della rivoluzione dell’aprile 75 ha messo garofani rossi nei fucili dei militari, si scontra simbolicamente con la durezza dei militari cileni che non solo coi fucili ma con gli aerei bombardarono il palazzo presidenziale de’ La Moneda a Santiago.
Così ne parla Vitadiocesanapinerolese
ASSEMBLEA TEATRO IN TOURNÉE IN PORTOGALLO
“Si è appena conclusa con soddisfazione la stagione estiva di Assemblea Teatro, protagonista di diversi spettacoli anche all’ombra del Forte di Fenestrelle (“Attorno alla Fortezza”) e delle montagne di Prali (“Pralibro”). Non paga la Compagnia diretta da Renzo Sicco non si riposa, ma lancia un nuovo progetto stavolta in Portogallo. Si tratta di “O Funeral de Neruda” in programma a Porto dal 25 settembre (anniversario del funerale del grande poeta) al 28 Settembre e il 4 Ottobre alle 21 al Teatro Municipal di Matosinhos.
Lo spettacolo – con la regia di Renzo Sicco coadiuvato da Giovanni Boni – viene proposto in anteprima agli operatori della stampa portoghese per poi essere portato in scena, per ben tre settimane consecutive, dal 9 gennaio prossimo in poi sempre in Portogallo. A calcare la scena saranno gli attori di Seiva Trupe, una tra le più storiche compagnie portoghesi (nata ufficialmente l’11 settembre 1973, proprio il giorno del golpe in Cile di cui si parla nello spettacolo); la traduzione portoghese del testo – scritto da Sicco insieme a Luis Sepulveda – è opera di Eduardo Leal.
L’opera ripercorre la biografia umana e politica del poeta cileno e, al contempo, racconta con trasporto e sentimento un pezzo di storia del Cile: l’avventura di Unidad Popular e il Governo di Salvador Allende prima del golpe di Pinochet.
La rappresentazione di Seiva Trupe descrive gli ultimi giorni di vita dell’artista, rievocando anche il giorno del funerale con la grande manifestazione spontanea che tantissimi cittadini misero in piedi, nonostante il coprifuoco, seguendo il feretro verso il cimitero del poeta nel suo ultimo viaggio.”
Lo spettacolo di Assemblea Teatro sul funerale di Neruda va in scena in Portogallo
“Il funerale di Neruda. Garofani rossi per Pablo”, tradotto dall’italiano al portoghese da Eduardo Leal, rievoca il percorso umano e politico dell’artista cileno, premio Nobel per la Letteratura, e fa rivivere un pezzo di storia del paese latinoamericano.
Renzo Sicco, con Giovanni Boni, che interpretava Neruda nella versione italiana, dirige gli attori della Seiva Trupe, nata ufficialmente l’11 settembre 1973, il giorno del colpo di stato in Cile che è per altro citato nello spettacolo.
Garofani Rossi per Pablo rivive da oggi sulla scena nel Paese in cui un popolo tornato in strada per riempire di festa le piazze li mise nelle canne dei fucili dei soldati in quella che non a caso è ricordata come la “rivoluzione dei garofani”. A liberare i Portoghesi dalla dittatura furono infatti i giovani militari stanchi di essere inviati a morire nel loro Vietnam delle guerre coloniali in Angola e Mozambico. Quel 25 aprile 1974 fu un segnale totalmente contrario al Golpe Militare cileno dell’11 settembre 1973 che bombardando il Palazzo Presidenziale della Moneda portava nelle strade sangue e terrore allineando i giovani militari ad una dittatura violenta che avrebbe umiliato e ucciso migliaia di cittadini cileni tra cui Pablo Neruda morto di “golpe” il 23 settembre stesso, 12 giorni dopo la morte del suo amico e compagno Salvador Allende. Oggi 25 settembre 46 anni dopo a Porto celebriamo il suo funerale.
Dalla rivista l’Expresso, settimanale di cronaca politica e cultura: